fondo sociale europeo. I RISULTATI SUL LAVORO E SULL’INNOVAZIONE

L'assessore regionale Grieco con Magnanensi e Vanni
L’Assessore regionale Grieco con Magnanensi e Vanni

PISTOIA. Ieri, venerdì 11 dicembre, nella sala Nardi del palazzo della Provincia di piazza San Leone, sono stati illustrati, alla presenza l’assessore regionale Cristina Grieco, i risultati delle politiche integrate del Lavoro, della Formazione e dell’Istruzione per il triennio 2011-2013.

In altre parole la ricaduta, a livello provinciale, del fondo sociale europeo o Fse, destinati appunto alle trasformazioni industriali e alla promozione di opportunità occupazionali.

Il presidente della Provincia Rinaldo Vanni formulato l’auspicio che le prassi virtuose costruite nell’ambio pistoiese e valdinievolino passino alla Regione come ricca eredità da implementare.

È stato poi l’ex assessore provinciale allo sviluppo economico e istruzione Paolo Magnanensi a ripercorrere il contesto, i presupposti e le difficoltà dei Fse nel triennio 2011-2013 e a introdurre i risultati. «Ascoltammo con umiltà tanti disoccupati: si era nel pieno della crisi, la gente non voleva discorsi ma posti di lavoro. Pregavo i dirigenti ed il personale dei centri d’ascolto di mordersi la lingua, “comprendere” la disperazione di chi si lamentava ed evitare di trovare giustificazioni che non sarebbero state accolte serenamente».

Nel periodo 2006-2010 i fondi sociali europei avevano finanziato i progetti integrati di comparti, mentre nel triennio successivo l’obiettivo strategico è stato la competitività, in particolare: innovazione nelle imprese; internalizzazione; superamento della frammentazione e aggregazione; aumento della qualità dei servizi; semplificazione amministrativa. «In cinque anni – ha proseguito Magnanensi – sono stato in tour visitando non si sa quante aziende.

La giornata sui fondi strutturali europei 2011-2013
La giornata sul Fondo Sociale Europeo 2011-2013

Stimolavo il mondo della scuola a prender contatti con il mondo dell’impresa. Avevo il polso della situazione, ragionando con la testa degli imprenditori ed usando il loro linguaggio: molti imprenditori mi palesavano con crudezza l’impossibilità di star dietro ai giovani e insegnarli: la scuola deve formare l’uomo e il cittadino ma gli istituti tecnici professionali devono ugualmente trasmettere delle competenze».

Finalmente è stato il momento dei beneficiari del fondo sociale. Non poche anche le realtà storiche, che grazie al fse hanno innovato e consolidato l’attività. Da Marco Olla, della falegnameria per infissi e cantieristica Bg Srl, a Massimo Sgrilli, agente commerciale, ha raccontato il percorso formativo nell’ambito della comunicazione. Da Federica Landucci, dell’omonima attività di produzione di trafile per pasta a Stefano Campanella, responsabile dell’omonima Costruzioni Meccaniche, tipica piccola/media impresa della carpenteria ferroviaria che grazie ai fse ha assunto, a seguito di uno stage, due addetti alla saldatura.

Il responsabile commerciale di Conad Tirreno ha sottolineato l’importanza della strategia di Conad “filiera del gusto” in relazione allo sviluppo del territorio: «il 28% del nostro fatturato passa da pm imprese locali per le quali la nostra strategia è un ottimo volano» ha detto, anche se con il 28% di produzione territoriale non si capisce dove sia l’aspetto positivo, numericamente parlando.

Sala Nardi: giornata sui Fse
Sala Nardi: giornata sul Fse

Luca Paradiso, dell’omonimo vivaio, ha portato all’attenzione generale il processo, sperimentato e poi attuato, della produzione di terriccio a partire da scarti verdi, diversamente destinati a smaltimento.

Una prassi agronomica di economia circolare sostenuta da sempre da Legambiente Pistoia, di cui anche noi abbiamo parlato (vedi qui).

«Nel mio mondo – ha spiegato – non sempre il cambiamento è visto come miglioramento. Fino a 5 anni fa nei vivai si usava solo torba come terriccio. Un prodotto dall’altissimo impatto ambientale e costo, perché viene in camion da molto lontano. Inizialmente ho usato, sotto il coordinamento di personale tecnico e universitario, scarti di noci di cocco. Sono stato tra i pochi pionieri, ora anche i colleghi un tempo scettici si stanno riconvertendo».

L’Assessore Cristina Grieco ha apprezzato la passione e le esperienze emerse nella mattinata, condividendo il fare reta alla base di ogni traguardo: «ho la delega all’istruzione e alla formazione professionale; Rossi ha tenuto quella al lavoro ma ci muoviamo in sinergia. A volte i tirocini sono stati usati impropriamente, come GiovaniSì. Non potremo certo dar vita a dieci repliche di ciò che hanno realizzato le province ma ci troviamo una solida basa di cui far tesoro».

Paolo Magnanensi ha ringraziato di cuore il personale della Provincia per la capacità di dialogo con il territorio e per aver perfettamente ottemperatol’input politico dell’amministrazione.

[Lorenzo Cristofani]

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