forteguerriana. “IL CIBORIO VASARIANO DELLA CATTEDRALE DI SAN ZENO”

Una colonna della Forteguerriana
Una colonna della Forteguerriana

PISTOIA. Giovedì 12 gennaio alle 16 in sala Gatteschi, per il ciclo La Forteguerriana racconta Pistoia. Esperti & junior, Costantino Ceccanti parlerà de “Il ciborio vasariano della cattedrale di San Zeno: la sua architettura e la sua iconografia”.

A seguire visita guidata alla Cattedrale di San Zeno.

Giorgio Vasari, nei mesi che precedettero la realizzazione del ciborio ligneo nella Chiesa di santa Croce in Firenze, aveva coordinato un cantiere analogo, anche se di dimensioni più limitate e di cui oggi quasi non resta traccia.

Infatti, su incarico del fiorentino Giovanni Battista Ricasoli, vescovo di Pistoia, aveva concepito, a partire dal febbraio del 1565, la realizzazione di un grande ciborio ligneo, precedente diretto di quello fiorentino, per la cattedrale pistoiese.

L’intervento commissionato da Ricasoli, per quanto di entità assai ridotta rispetto a quanto ci si apprestava a fare a Santa Croce, conteneva comunque notevoli motivi di interesse, dal momento che si trattava di una delle più significative testimonianze della penetrazione del gusto architettonico fiorentino nelle città del Ducato.

Del ciborio restano alcuni riquadri lignei dipinti da Giovanni Battista Naldini seguendo un’iconografia piuttosto tradizionale, con Cristo Crocefisso effigiato nello sportello e la Madonna e gli Apostoli negli altri e, soprattutto, un disegno dello stesso Vasari recentemente individuato nel fiorentino museo Horne.

Per quanto già smantellato nel 1609, il ciborio vasariano servì da modello per i numerosi nuovi tempietti lignei che, negli anni successivi, vennero approntati nelle chiese pistoiesi.

Costantino Ceccanti, architetto e collaboratore di varie riviste e curatore di importanti mostre.

[comune pistoia]

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