forteguerriana. VISITA A PALAZZO ROSSI CASSIGOLI

Palazzo Rossi Cassigoli
Palazzo Rossi Cassigoli

PISTOIA. La biblioteca Forteguerriana venerdì 29 aprile ha organizzato una visita guidata a cura delle storiche dell’arte Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni a palazzo Rossi Cassigoli. Il ritrovo è per le 17 davanti al palazzo (Via Cavour 32). La partecipazione è gratuita.

Si tratta della visita che non fu possibile realizzare di seguito alla conferenza dal titolo “Filippo Rossi Cassigoli: la sua famiglia, il suo palazzo, la sua collezione” tenuta in biblioteca Forteguerriana dalle relatrici Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni lo scorso 21 gennaio nell’ambito del ciclo “La Forteguerriana racconta Pistoia”.

La visita è un’occasione non frequente, una scoperta per gli stessi pistoiesi e per tutti i visitatori, che, con la guida delle esperte, potranno ammirare l’elegante dimora di città della famiglia Rossi Cassigoli che in alcune stanze mantiene ancora visibili affreschi del XIX secolo, sia al primo piano, dove prevalgono pitture di soggetto mitologico, sia al secondo piano, dove invece dominano temi tratti dal vecchio Testamento.

L’ascesa economica e sociale dei Cassigoli, commercianti e banchieri, era avvenuta nella seconda metà del Settecento, culminata proprio con l’acquisto ed ampliamento di un palazzo rinascimentale situato nell’attuale via Cavour, all’angolo con via Castel Cellesi, in corrispondenza della prima cerchia di mura urbane.

Nel 1811 Bartolomeo Cassigoli moriva senza figli lasciando l’attività economica e parte dei suoi beni, palazzo compreso dove si trovava il ‘banco’, a Filippo Rossi, suo dipendente di fiducia da oltre vent’anni, purché assumesse il doppio cognome. Il figlio Bartolomeo, oramai Rossi Cassigoli, fu personaggio di spicco nella Pistoia dell’ottocento, ma ancora di più lo fu il nipote Filippo (1835-1890), noto per la raffinata collezione di opere d’arte, reperti archeologici, ma soprattutto di manoscritti pistoiesi e libri rari, all’epoca custodita nello stesso palazzo.

All’indomani della sua morte, la famiglia, spinta da condizioni economiche non più floride, vendeva la collezione di manoscritti ed opere a stampa alla biblioteca Nazionale di Firenze, dove ancor oggi è conservata, costituendo un prezioso fondo documentario per gli studiosi di storia pistoiese.

[daniele – comune pistoia]

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