MONTEMURLO. Domani giovedì 24 ottobre ore 21,30 alla Sala Banti (piazza della Libertà, 2) si svolgerà la presentazione del reportage Le lunghe ombre di Chernobyl a cura di Stefano Rosati e Lucia Ciarpallini, un’iniziativa promossa dai Fotoclub FIAF di Prato, Il Bacchino, Centro Sperimentale, Gruppo Fotografico Zoom Zoom, ImagoClub, Il Primo Terzo, con il patrocinio del Comune di Montemurlo.
Il 26 Aprile 1986 un incidente nucleare di proporzioni catastrofiche fa saltare il tetto del reattore numero 4 della centrale di Chernobyl, lasciando il nocciolo esposto all’esterno e scoperchiando anche vizi e segreti dell’Unione Sovietica.
Parte di quelle informazioni ci sono arrivate insieme alle radiazioni, ma solo visitando a fondo i luoghi del disastro si prende coscienza della devastazione.
Indagando tra le macerie, questo percorso documentaristico racconta uno scempio nella storia dell’umanità.
La prima decisione della commissione governativa istituita dopo l’incidente fu l’evacuazione di Prypyat, situata nei pressi dalla centrale nucleare.
La popolazione ebbe a disposizione solo un ora per prepararsi, e non fu permesso di portare animali. Cinquantamila persone vennero evacuate in sole tre ore: alle cinque del pomeriggio la città era completamente vuota, una città fantasma.
Attraverso foto e filmati il lavoro di Stefano Rosati e Lucia Ciarpallini ci porta 33 anni indietro nel tempo nella palude della Guerra Fredda. L’ingresso alla serata è libero e gratuito
[masi — comune di montemurlo]