PESCIA. Scrive il consigliere regionale della Lega Nord Oliviero Franceschi
«Carissimo Donzelli,
noi non ci conosciamo, ed anche se ti ho visto molte volte sui mezzi di comunicazione mai ci siamo incontrati o scambiati una stretta di mano.
Leggo con attenzione i tuoi scritti e ciò che dici riguardo all’Uncem e al suo presidente.
A Pescia molti si chiedono perché il sindaco non reagisca querelandoti per le tue affermazioni diffamanti, come ha fatto con me per molto meno, non vedo una reazione proporzionata alle accuse che tu muovi. Allora non sono accuse infamanti come mi pareva di capire.
Non mi piace l’uso della magistratura a scopi politici, ma la mole delle accuse che tu muovi fossero fondate son tali da farmi pensare male,che forse sotto ci possa essere qualcosa di vero, e che questo non sia perfettamente un buon amministrare; questo minimo sospetto naturalmente basta a incrinare la credibilità del sindaco di Pescia.
Ora, però, giro a te la domanda: se sei così sicuro di quanto affermi, e se pensi che questi fatti possano essere penalmente rilevanti, perché non denunci il tutto alla magistratura?
Insomma, non si può continuare in eterno ad accusare una persona senza prendere provvedimenti… se lo hai già fatto ti chiedo scusa, e mi comincio a chiedere seriamente perché nulla si muove…
Insomma, cerchiamo di risolvere la faccenda in un modo o in un altro, per poter riavere il nostro sindaco nella più specchiata e limpida moralità.
Non possiamo più vivere nel dubbio, questa attesa ci distrugge».
[franceschi – lega nord toscana]