FRANE E ALLUVIONI A PISTOIA, IL SOLITO DILUVIO DI DANNI

Intervento su franaMONTAGNA-PIANA. E ci risiamo. Appena piove la montagna frana e la pianura si allaga. Una situazione non più tollerabile, sia per i rischi diretti alla vita e ai beni delle persone, sia per l’assoluta incertezza che produce all’attività economica pistoiese, e in particolare alle aziende agricole. Con il solito diluvio di danni che porta. In pianura di nuovo vivai e campi allagati con i consueti disagi per abitanti e aziende delle zone di Chiazzano, Quarrata e non solo.

In montagna il rischio isolamento è purtroppo concreto. La frana sul fiume Lima di ieri, con la chiusura della statale 12, si aggiunge alla chiusura della strada delle Torri di Popiglio. Per andare da Cutigliano a Pistoia non resta che passare dalle frazioni di Lizzano e Spignana, bellissima strada per i paesaggi, ma scomoda e non transitabile con i camion, anch’essa soggetta a rischi. La prospettiva di dover passare dall’Emilia Romagna per portare prodotti a Pistoia, o rifornimenti a Cutigliano, non è una ipotesi puramente accademica.

Mario Carlesi
Mario Carlesi, Presidente di Coldiretti Pistoia

Praticamente tutto il territorio di Pistoia e Toscana è a rischio idrogeologico (il 98% dei comuni). Il clima cambia, ma i continui disagi sono dettati dalla mancanza di manutenzione ordinaria. Gli interventi si effettuano solo a seguito di eventi drammatici.

Coldiretti da tempo invoca un maggior coinvolgimento delle aziende agricole nella gestione del territorio: sono in grado di svolgere un ruolo ancora più attivo nell’ambito della piccola manutenzione e monitoraggio del territorio, in montagna ed in pianura. Dobbiamo riprenderci il nostro territorio, evitando di aggravare ulteriormente la situazione con interventi parziali e inadeguati. Il rimedio è la cura nel quotidiano delle criticità e la pianificazione. Basta emergenze! Dobbiamo farlo ora, tutti noi: cittadini, istituzioni tutte e aziende. [a.b.]

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