PISTOIA. Il risultato elettorale delle elezioni regionali ha dato ragione a quanto da noi sostenuto con convinzione. Il Partito Democratico vince con numeri sempre importanti; soprattutto, la tanto attesa sinistra radicale e alternativa (espressione di un malessere nei confronti della ricandidatura di Rossi) mostra un profondo deficit di consenso.
Nel Consiglio Regionale vengono eletti tre candidati della nostra provincia forti sostenitori di questa straordinaria stagione riformista voluta dal nostro Segretario Matteo Renzi. Il nostro territorio ottiene addirittura un assessore, Federica Fratoni, da noi indicata nelle preferenze, e due consiglieri, Massimo Baldi e Marco Niccolai. A Massimo Baldi vanno tutte le nostre congratulazioni, ma soprattutto le nostre speranze, convinti che, da sempre, incarni con sincerità il forte desiderio del territorio di un profondo cambiamento della politica in senso riformista e liberal-democratico.
Siamo molto soddisfatti di questi risultati. Adesso!Pistoia è nel territorio e sostiene il profondo rinnovamento della politica nel solco riformista seguito dal Governo e dal Partito Democratico che sta onorando al meglio la pressante richiesta di cambiamento espressa, con numeri inequivocabili, sia alle primarie per la segreteria, sia alle elezioni Europee (il 40.8% è un risultato mai ottenuto in precedenza, in Italia, da un partito di sinistra).
Per questo motivo, guardando a ciò che accade nella nostra città, siamo fortemente preoccupati per la condizione di evidente impasse in cui versa il Partito Democratico locale, incapace di dare un segnale forte ad una amministrazione purtroppo ancora oggi ancorata a logiche lontane dal coraggio riformista che, invece, anima lo scenario politico regionale e nazionale. Un’amministrazione prigioniera delle sue logiche di fazione, chiusa al confronto e arroccata su alleanze politiche con quell’arcipelago della sinistra critica che, a Pistoia, si coagula intorno al governo cittadino mentre a Roma lotta per affossare le riforme condividendo con la destra quello spirito di conservazione che tanto ha danneggiato il nostro paese.
Auspichiamo che nel Partito Democratico pistoiese si riesca ad aprire un confronto serio, sereno e autentico sul cammino del rinnovamento e del riformismo nel nostro territorio, capace di sostenere un’amministrazione allo sbando che soffre di una profonda crisi di consenso dovuta alla discutibile linea di governo e alla mancanza di confronto nel partito stesso e nella città.
Non ultimo, sosteniamo con entusiasmo il grande sforzo di Matteo Renzi e di tutto il Partito Democratico per le riforme istituzionali che tanto servono all’Italia per un futuro più equo, più libero, più ricco e più democratico.
[adesso!pistoia]
“il 40.8% è un risultato mai ottenuto in precedenza, in Italia, da un partito di sinistra”
Infatti il PD non è un partito di sinistra.
Saluti.
Ecco…buon giorno…uno non si può assentare un giorno che subito arrivano quelli del trio lescano a raccontar favole..tutti renziani naturalmente e da sempre. Da prima che Renzi stesso sapesse che esisteva il renzismo. E così ci ritroviamo con una RINVIATA A GIUDIZIO (bella indicazione…complimenti davvero!), un ragazzo di buona famiglia, prima stracciatore di tessere e poi redento come un figliuol prodigo e un ex segretario provinciale di quel PD pistoiese da sempre poco incline al rinnovamento, (da sempre Niccolai…quindi anche con Lei) che continuano imperterriti a suonarsele e cantarsele e sopratutto (e questo è davvero comico) a far prediche (tramite interposta associazione pistoiese futuristica…ma speriamo anche no) al povero Bertinelli, colpevole, al di là dei suoi limiti, di non fare parte organica della loro parrocchia e di non stare troppo simpatico agli studiosi di spurghi e liquami.
Massimo Scalas