PISTOIA. Fratoni bis: che cambierà mai in Italia? Questa la conclusione.
Ieri, domenica 12 ottobre, giornata di voto per i 320 Sindaci e Consiglieri comunali dell’area pistoiese, chiamati a eleggere il nuovo consiglio della disciolta Provincia (ma si fa solo per dire e contentare Renzuschino…) che starà in carica due anni. Nel frattempo potrebbe giungere a compimento l’iter di legge costituzionale che abolisce in toto le Province – magari chiamandole in qualche altro modo…
Fin dall’inizio della mattinata gli aventi diritto al voto si sono presentati in Piazzetta San Leone per ‘deporre’ il loro uovo, dando vita a capannelli delle diverse fazioni. Perché le fazioni, ovviamente, c’erano anche in questa consultazione nonostante il suo apparente modesto valore: in realtà chi era in lista voleva essere eletto/ri-eletto e… la fronda stormiva.
Purtroppo il potere – come del resto la Nutella – crea assue[lineetta]fazione.
I rappresentanti del Movimento 5 Stelle, invece, avevano dato appuntamento alla cittadinanza alle 11. E dopo essere saliti in Sala Nardi e aver dichiarato al seggio il loro non-voto, puntuali hanno rilasciato la loro dichiarazione di dissenso verso il modo di eleggere il Consiglio Provinciale definito, dalla portavoce, antidemocratico e inutile (vedi).
Dalle 8 di mattina alle 20 hanno votato 289 tra Consiglieri e Sindaci: il 90,31% degli aventi diritto.
Se la stessa percentuale andasse alle urne nel Paese, tra i 5 stelle e il Partito dei Non-Votanti farebbero il 75-80% del cambiamento: e di colpo sia i Berluskoni che i Berluskini diventerebbero (come del resto più o meno lo sono) una percentuale ridicola; e forse il Paese potrebbe anche se non decollare, riprendere dignitosaemente il cammino senza più la pletora dei manovratori, dagli ex-trombati a quelli che si ripresentano per fare ancora del bene, per esempio, alla Regione Toscana, con l’appoggio e il sostegno, ovviamente fattuale, di ancor focosi ex-Presidenti di Provincia, magari.
Alle 22 è uscito che ha vinto la lista 1, quella dell’accordo Pd/Fi (larghissime intese, anche troppo).
Annamaria Celesti sorride soddisfatta con l’amico Sabella, che non l’abbandona, dopo il risultato che la vede superare il segretario provinciale del Pd Giovannelli; mentre la seconda lista “Pistoia civica e democratica”, anti-inciucio e perciò non particolarmente gradita al P[adreNostro] D[ominus], porta a casa oltre il 20% del consenso eleggendo Davide Luca Ferrari e Gianluca Baldi.
Il Pd, molto ligio al catto-Kom[intern] preferisce – è logico – il patto del (Gesù) Nazareno a un candidato renziano, peggio dell’acqua santa per Lucifero. E chissà quante ce ne faranno vedere ancora.
Federica Fratoni, però, guiderà la “nuova” Provincia, di questo siamo certi, in assoluta continuità: anche perché, da ex-Presidente, era l’unica candidata a Presidente nonostante la presenza di due liste contrapposte; e poi ha ricevuto quasi unanime consenso. Cosa vuol dire garbare a tutti, eh?
La performance delle due compagini non si è discostata molto dai pronostici: mentre Patrizio La Pietra rivendica l’autonomia del suo risultato, seppure, purtroppo per lui, non sufficiente.
Pistorienses, habemus Episcopum et Praesidentem Provinciae! Gaudeamus!