Assunzioni in Comune: ai vincitori dei concorsi spetterà un contratto a tempo indeterminato, con tredici mensilità retribuite e possibilità di crescita formativa, professionale e retributiva
Mazzanti: «Sì all’impianto luce per gli Arancini, il resto ciccia!»
Così, nel 2008, anche l’inutile sindaco Sabrina Sergio Gori
ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA
PERCIÒ L’OKKIÓN LA RESE LUMINOSA
Vedo quello che il vostro sindaco Mazzanti – mio non è mai stato e non potrebbe mai esserlo – vi spara da quel «nido insanguinato» dell’aquila (il Comune di Quarrata: ma sto solo facendo una citazione, signori della procura. È vietato?) in cui di misfatti ne sono stati messi insieme e più di un po’.
Prima di andarsene – per poi ricomparire sfrontatamente come aspirante e neoeletto consigliere comunale della prossima consiliatura, a mo’ di terza gamba del neo-sindaco Romitino – Mazzanti deve sistemare le cose. Non lascia neppur bandire il concorso al nuovo (apparente) padrone di casa, pur se – in questo caso – il Romiti è solo lo «zugo a piuolo» (altra citazione) messo lì a fare il cosiddetto «pane alle mosche» – vuol dire la bella statuina.
Due concorsi da dirigenti li bandisce lui, l’Okkio di Horo. Così «tutto va ben, madama la marchesa». Il Comune di Quarrata è il più popoloso, ma il peggiore in relazione alle sue condizioni generali. Disfatto per mille motivi, i furon-compagni hanno lasciato andare a puttana il Montalbano. E non è una mia fissa o un mio punto di vista, cari elettori.
Ormai è chiaro e limpido (e anche gli uffici tecnici sono costretti a riconoscerlo, per cui recentemente hanno negato un rosario di abusi edilizi a Lecceto: a carico del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoia e – così sembra dall’esterno – caro al sostituto Claudio Curreli; delle di lui figlie Gaia e Giada; dei signori Sergio Luciano Giuseppe Meoni, Margherita Ferri, Mara Alberti.
Se – come potete vedere – a Lecceto c’è un casino che di più non si può neppure con la riapertura delle case di via Tomba a Pistoia (a non voler vedere è solo la procura…); aggiungeteci anche che quattro quinti del reticolo viario della collina e della pianura sono interrotti da sbarre, cancelli, reti, catene, fili spinati e quel che vi pare. Tutto illecito e tutto fuori controllo.
Aggiungete anche che all’Agriturismo degli Arancini il Mazzanti e il suo assessore ai lavori pubblici (non ricordo se quando era l’avv. Marini o il suo sub-sindaco Romitino) hanno benevolmente donato, con l’ingegner Iuri Gelli, su strada di proprietà privata ma di uso pubblico, un’illuminazione pubblica a giorno per le notti di Snoopy «buie e tempestose». Ad altri – a confine con Carmignano – hanno asfaltato strade apposta ad personam. E qui i favoritismi di cui in procura non vogliono sentir parlare.
Ora il Comune assume un ingegnere/architetto e un laureato in economia e commercio. Il primo va agli uffici tecnici, il secondo alla ragioneria. Ed è ben che così sia. Mi auguro solo, per tutti voi quarratini che votate convintamente Okkióne I di Burràkia & C., che con l’espressione «possibilità di crescita formativa, professionale e retributiva» non si debba intendere la formazione di personale secondo i criteri sinora seguiti per prassi. E mi spiego meglio.
Per le questioni degli abusi edilizi insanabili di Lecceto, che vi ho mostrato sopra, la negazione della sanatoria viene dopo che per un paio di volte quattro distinti signori (l’ingegner Iuri Gelli, il fu-comandante dei vigili Marco Bai, l’ingegner Andrea Casseri e il geometra Emanuele Gori) hanno dichiarato e sottoscritto falsamente che era tutto perfettamente in regola e a norma di legge. Quale legge? Quella del Menga?
Per gli aspetti ragionieristici, invece, oltre a non rispondere a una precisa, semplicissima domanda (se e quanto ha pagato il Mazzanti nei suoi 10 anni di sindaco a favore di Tvl di Luigi Egidio Bardelli), non posso dirvi cos’è successo tra interventi fasulli a chiara presa di culo, relazioni di CC di polizia giudiziaria «tagliati con la roncola» – come dicevano i miei nonni boscaioli – e un ragioniere che, dinanzi alla mia domanda precisa, mi fa rispondere che «Tvl non risulta contribuente del Comune di Quarrata».
Cari comunistini di risulta: quand’è troppo, è troppo. A chi ti chiede quanto hai pagato al ristorante per il pranzo sgranato, non può essere concesso di rispondere che il ristorante che ti ha dato da mangiare non risulta tuo debitore. Questo può avvenire solo nella scuola della famosa Lettera a una professoressa.
E qui, gentili discendenti anòmali di Berlinguer ti voglio bene, c’è anche la responsabilità – oltre quella dei CC di polizia giudiziaria – della sostituta Luisa Serranti e, a discesa, della gip Patrizia Martucci. Se fossi nel super-qualificato staff degli uffici del Comune di Quarrata, io mi preoccuperei seriamente: perché ogni cadavere torna irremissibilmente a galla.
Quello che sto dicendo da due anni e mezzo a questa parte, è tutto vero, tutto documentato e tutto – a questo punto si può dire – provato. E la procura di Pistoia, con Claudio Curreli in prima fila e gli altri in coda, sta guardando gli eventi con il cannocchiale puntato dalla parte sbagliata.
Per cui mi chiedo: quali interessi ha, la procura, per dover tutelare quei 16 accusatori che sono uno più sgangherato dell’altro e tutti senza concreti motivi per dover fare il diavolo a quattro di quel processo, a mio parere strumentale e politico, che dovrebbe tornare in aula lunedì 30 maggio prossimo?
Cara Procura, quelli narrati in due anni e mezzo di vero giornalismo, sono interessi privati o un vero e proprio malcostume delle «autorità costituite»? Ancora non mi è stato risposto. E non capisco perché, Procura, tu taccia…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]