“FUNIVIA DOGANACCIA-CORNO ALLE SCALE, PROGETTO SBAGLIATO E IMPATTANTE”

il comunicato stampa di Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra Civica Ecologista e del consigliere provinciale Francesco Branchetti (Democratici e Progressisti) in merito allo stato del progetto

PISTOIA. La Provincia di Pistoia, come dimostra l’approvazione del bilancio 2025-2027 che abbiamo sostenuto convintamente, è impegnata in uno sforzo importante per garantire investimenti su scuole, strade, ponti e manutenzione del territorio. Un obiettivo fondamentale, grazie ai fondi PNRR e regionali intercettati, reso possibile dall’impegno di tutta la struttura dell’ente.

Proprio per questo è ancora più inspiegabile che si vogliano sottrarre risorse ed energie per portare avanti un progetto anacronistico e impattante come quello della funivia Doganaccia – Corno alle Scale.

Per altro la stessa Regione Toscana, a settembre, aveva preso atto dei ritardi nella realizzazione della nuova funivia, revocando un contributo di 5 milioni di euro e posticipandolo al 2026. Cinque milioni revocati e riassegnati, per quest’anno, ad altre opere indicate dalla legge: messa in sicurezza del territorio, viabilità, rigenerazione urbana e riconversione energetica.

È la dimostrazione che quelle risorse non devono essere spese solo per la nuova funivia ma, al contrario, se c’è la volontà politica possono essere impiegate per interventi più utili e più importanti.
A questo si aggiunga che i costi sono triplicati dal 2017, quando l’opera veniva ancora presentata come finalizzata alla “promozione congiunta (tra Toscana ed Emilia Romagna) degli impianti sciistici della montagna”. Un’argomentazione che, negli anni, perfino i sostenitori della sua realizzazione hanno dovuto accantonare, di fronte alle evidenti conseguenze della crisi climatica.
È evidente che il progetto della nuova funivia, che, a dispetto del nome, arriverebbe comunque ben distante dal Lago Scaffaiolo e dal Corno alle Scale, sceglie un modello di sviluppo per la montagna che sta in piedi solo se si immagina anche la realizzazione intorno alla stazione di arrivo di nuove e ulteriori strutture di servizi e ricettive.
È un modello di sviluppo sbagliato, che ripropone idee e progetti superati da tempo.
Sbaglia chi pensa che il benessere del nostro Appennino dipenda dall’aumentare a dismisura le presenze di un turismo generalista, perlopiù estemporaneo e impreparato, sui nostri crinali.
Impattando per questo su un paesaggio di altissimo pregio e su un ambiente molto fragile.
Vogliamo ricordare, anche alle altre forze politiche progressiste, che è urgente impegnarsi per dirottare importanti investimenti perché in montagna si rimanga e si torni sempre di più ad abitare, lavorare e vivere bene.
Dobbiamo cambiare punto di vista: archiviare il progetto della funivia e far diventare prioritari gli investimenti sulle infrastrutture immateriali, sui servizi e le infrastrutture sociali, sul supporto alle attività e alle filiere produttive che possono consolidarsi e reinsediarsi nella montagna.
Francesco Branchetti (consigliere provinciale Democratici Progressisti)
Alleanza Verdi Sinistra
Sinistra Civica Ecologista
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