FUSIONE ABETONE-CUTIGLIANO, ISTRUZIONI PER L’USO

Abetone Cutigliano
Stemmi di Cutigliano e Abetone

ABETONE-CUTIGLIANO. Il 29 e 30 novembre prossimo gli abitanti dei comuni di Abetone e Cutigliano saranno chiamati a esprimersi sulla fusione dei due enti.

Sulla vicenda le cronache locali dei giornali, detti anche organi d’informazione, evidenziano affermazioni di molti intervistati del tipo: “Non siamo stati informati” o similari. Uno stupendo e kafkiano cortocircuito in cui, chi è preposto all’informazione – si badi bene non solo e in maniera esclusiva – non informa e invece d’informare riporta che chi deve essere informato non è informato.

Un giro da cui non si esce. Proviamo pertanto a dare delle prime e semplici indicazioni sul referendum di fine novembre.

IL REFERENDUM

La fusione di comuni esistenti, è stabilita con legge regionale, sentite le popolazioni interessate mediante referendum consultivo.

Il risultato del referendum è valido indipendentemente dal numero degli elettori che vi hanno preso parte, ma non è vincolante per la decisione successiva in capo alla Regione.

Gonfalone di Abetone
Gonfalone di Abetone

IL QUESITO REFERENDARIO

“Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Abetone Cutigliano, per fusione dei Comuni di Abetone e di Cutigliano, di cui alla proposta di legge n. 16 (Istituzione del Comune di Abetone Cutigliano, per fusione dei Comuni di Abetone e di Cutigliano)?”.

Incredibile ma vero, non si tratta di uno scioglilingua ma è il quesito referendario che gli elettori dei due Comuni dell’Alta Montagna leggeranno sulla scheda referendaria.

I legislatori regionali per redigerlo si sono sicuramente basati sul quesito per eccellenza: “Se l’Arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscoscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscoscostantinopolizzereste voi come si è disarcivescoviscoscostantinopolizzato l’Arcivescovo di Costantinopoli?”.

Tra il voto favorevole, quello contrario, il non andare a votare, si potrà anche strappare la scheda dal nervoso. Un perfetto burocratese che complica perfino le domande semplici, un affardellamento di parole per chiedere semplicemente se si vuole che i due comuni vengano fusi insieme.

CHI, COME, QUANDO E DOVE

Le votazioni si svolgeranno, nella giornata di domenica 29 novembre dalle 8 alle 22 e nella giornata di lunedì 30 novembre 2015 dalle 8 alle 15, negli abituali seggi elettorali: quattro per Cutigliano e uno per l’Abetone.

Hanno diritto a partecipare tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali dei due comuni, compresi i cittadini degli stati membri dell’Unione Europea iscritti nella lista elettorale aggiuntiva o i cittadini stranieri e gli apolidi in possesso della residenza da almeno cinque anni antecedente alla data della consultazione referendaria e carta o permesso di soggiorno in corso di validità.

Le operazioni di scrutinio del referendum si svolgeranno immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto e il risultato, è presumibile, sarà comunicato nella stessa giornata del 30 novembre.

Gonfalone di Cutigliano
Gonfalone di Cutigliano

IL RISULTATO (1-X-2)

Come detto, il referendum è consultivo ed esprime solo un parere dei cittadini non vincolante per la Regione. Come per le partite di calcio, essendo due le parti in causa i risultati possibili potranno essere i classici 1-X-2 della schedina:

  • Vittoria del Sì alla fusione in entrambi i comuni
  • Vittoria del No alla fusione in entrambi i comuni
  • Vittoria del Sì in un Comune e il No nell’altro

Indipendentemente dall’esito referendario, la Regione potrà procedere d’ufficio alla fusione dei due Comuni proponenti.

Per i precedenti referendum comunque e fino ad ora ha sempre confermato e rispettato il risultato uscito dalla consultazione. Cosa succederà però in caso di pareggio?

Viva la democrazia! Viva l’Italia!

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