SAN MARCELLO-PITEGLIO. I segretari del Partito Democratico di San Marcello P.se e Piteglio, dopo le recenti notizie uscite sulla stampa circa la fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano, e dopo aver condiviso la posizione del presidente dell’Unione dei Comuni, hanno deciso di intervenire unitariamente per chiarire la loro posizione in merito.
Già da alcuni anni il Partito Democratico ha lanciato il progetto di un Comune unico da realizzarsi attraverso la fusione di quattro Comuni della montagna pistoiese (Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello P.se).
Un progetto che punta a costruire un ente più strutturato da un punto di vista amministrativo e dei servizi ai cittadini, ma soprattutto più forte politicamente nei confronti dei livelli di governo provinciali, regionali e nazionali (esigenza che si è resa ancora più evidente dopo lo scioglimento della Comunità Montana).
A fronte di questo, la nuova proposta dei sindaci di Abetone e Cutigliano, considerata la loro nota contrarietà alla fusione, ha tutto il sapore di una fuga in avanti per evitare il confronto in merito.
Inoltre ci appare una sorta di scorciatoia per evitare di associare i servizi (dato l’obbligo di legge che scatterà dal 2015) cercando in questo modo di staccarsi dal resto della montagna e introducendo una distinzione geografica e socioeconomica (quella di alta montagna) che più che basarsi su analisi di contesto esprime una chiara voglia di ritagliarsi un’identità distinta e separata.
Una frattura profonda, dunque, rispetto ad una visione e ad un modo di lavorare che nel tempo ha caratterizzato questo territorio: basta ricordare i numerosi interventi (e molti di questi realizzati proprio ad Abetone e Cutigliano) realizzati grazie ad un lavoro di squadra (nella Comunità Montana, con i servizi associati, con i programmi comunitari, ecc.).
Tuttavia, al di là del contenuto della proposta dei due sindaci (del tutto legittima dal loro punto di vista) l’aspetto che fa riflettere è un altro: il metodo utilizzato infatti, denota scarsa correttezza sul piano politico e istituzionale, dato che si è scelto di informare gli altri sindaci interessati per mezzo stampa proprio mentre da mesi è in atto un confronto politico per condividere progetti ed iniziative nell’ambito dell’Unione dei Comuni.
Dibattito che, tra le altre cose, è nato con lo scopo di dare risposta in particolare a quei piccoli Comuni che saranno obbligati per legge a conferire i propri servizi o all’Unione stessa o a un Comune più grande attraverso convenzioni (è il caso di Piteglio ma anche di Sambuca P.se).
La scelta di Abetone e Cutigliano, così come proposta e motivata, appare più dettata da logiche economico-finanziarie interne che da presunte differenze socioeconomiche del territorio; inoltre mette a nudo tutte le difficoltà sullo stato dei rapporti in essere e rende necessario un serio ripensamento sulle strategie per il territorio montano nel suo insieme, guardando alle problematiche dei cittadini e delle attività sociali e produttive, più che alle “furbizie istituzionali”.
Resta il rammarico per una scelta che lacera anche i rapporti tra istituzioni locali, che al contrario dovrebbero fare squadra per un rilancio complessivo e serio del territorio montano.
Sul piano politico e di prospettiva per la nostra montagna, ribadiamo che la nostra volontà resta convintamente quella di proporre nuovamente la fusione dei quattro Comuni, per dare alla montagna pistoiese un soggetto istituzionale adeguato alle esigenze del territorio, dei cittadini e delle imprese.
Sabrina Innocenti, Segretario Pd San Marcello
Albarosa Nesti, Segretario Pd Piteglio