fusione dei comuni. ANCHE A QUARRATA?

fusione dei comuniQUARRATA. [a.b.] All’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale di Quarrata in programma il 23 dicembre ci sarà anche una interrogazione presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia inerente la fusione tra i Comuni della piana pistoiese.

I consiglieri Ennio Canigiani e Flavio Berini intendono in particolare sapere dal sindaco quale è la posizione dell’amministrazione comunale riguardo al tema delle unioni e delle fusioni tra i Comuni.

“Vorremmo anche sapere se ci sono stati contatti tra il Comune di Quarrata e quelle della piana con particolare riferimento ai Comuni di Montale e Agliana con i quali sono già condivisi vari servizi come lo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti attraverso la società del Cis”.

L’interrogazione è scaturita a seguito della notizia riguardo al convegno regionale promosso dal Partito Democratico del 28 novembre scorso svoltosi a Montecatini e dopo le dichiarazioni  sia del sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini che a proposito dei comuni di Montemurlo, Agliana e Montale ha parlato di “dimensione ottimale per una fusione”, che di quello di Agliana che ha rilanciato la sua considerazione affermando che anche con Quarrata esiste in realtà “omogeneità per popolazione, economia, storia e caratteristiche”.

Secondo i due rappresentati di Forza Italia inoltre “la progressiva scomparsa di enti intermedi quali le province” assieme alla diminuzione dei flussi finanziari di ritorno dallo Stato centrale e alle incentivazioni in favore di nuovi enti nati da fusioni “spingono in questo momento storico verso questa direzione”.

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One thought on “fusione dei comuni. ANCHE A QUARRATA?

  1. In tempi di cambiamenti più o meno forzati dell’architettura istituzionale c’è da chiedersi se abbia senso e se sia funzionale a dare risposte concrete ai cittadini l’attuale dimensionamento dei Comuni.
    Se ne parla, si fanno riunioni di partito, si leggono uscite sui giornali quando dovrebbero essere coinvolti naturalmente in certi processi, e con cognizione di causa, prima di tutto i consigli comunali.
    Mi rallegro con chi ha preso l’iniziativa di mettere all’ordine del giorno il tema.

    Renata Fabbri (da fb)

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