MONTAGNA. A proposito della fusione dei Comuni il portavoce provinciale di Fdi-An, Patrizio La Pietra, replica ai Consiglieri regionali del Pd:
Che fine ha fatto la democrazia? Ha ancora valore il voto del popolo?
In questi anni, di fatto, abbiamo rinunciato al valore vero della democrazia, valore basato sulla partecipazione e sul voto dei cittadini.
A livello europeo abbiamo rinunciato alla nostra sovranità nazionale a favore della burocrazia e della finanza, rappresentata dalle banche e dalle multinazionali.
A livello nazionale con Monti, Letta e Renzi abbiamo avuto dei presidenti del consiglio frutto solo di accordi di palazzo e mai eletti, di fatto al servizio di coloro a cui abbiamo consegnato la nostra sovranità, la nostra dignità di popolo e di nazione.
Tutto questo è successo con la complicità del Partito Democratico che paradossalmente dovrebbe essere il rappresentante, o meglio, l’erede politico di quel partito difensore del popolo e dei lavoratori contro la finanza e la burocrazia mondiale.
A questo poi si aggiunge la destabilizzazione del sistema partecipativo. Eliminazione del senato elettivo. Eliminazione dei consigli provinciali. Nessun eletto, tutti nominati.
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Poi il tentativo di diminuire la rappresentanza territoriale con la fusione dei comuni, con la scusa dell’ottimizzazione e comprando il consenso istituzionale a suon di Euro, promettendo una pioggia di euro per i comuni che rinunciano alla propria esistenza. Tipico della nostra società dove tutto ormai a un prezzo ma poco democratico.
Non sono esenti da questa impostazione generale i leader locali del Pd che a seguito del risultato referendario sulla fusione fra il comune di Abetone e Cutigliano, dove a vinto il No all’Abetone e il Sì a Cutigliano, sono arrivati a dichiarare che il numero dei Sì complessivamente sono stati maggiori dei No e pertanto il volere dei cittadini era per un Sì alla fusione. Tipico ragionamento di manipolazione dei dati elettorali a favore dei propri interessi.
Ha ragione il gruppo di minoranza dell’Abetone che in un comunicato stampa dice: “Imbarazzante la dichiarazione di quest’ultimi sul risultato. La somma delle persone che hanno votato Sì è superiore. Ma il sacrosanto principio dell’autodeterminazione democratica non gliel’ha spiegata nessuno? Lo sanno che il democrazia il più grosso non può mangiare il più piccolo? Il futuro di un comune e dei suoi cittadini non può essere deciso dai cittadini di un altro comune se così fosse, e sembra che lo sia per il consigliere Baldi, ogni organizzazione più grande e più potente potrebbe annettersi una più piccola e più debole. Scuola Coop?”.
Se i consiglieri regionali del Pd pensano veramente questo che senso ha fare il referendum fra San Marcello e Piteglio mettendo a confronto due comuni di cui uno ha un numero di abitanti quattro volte maggiore dell’altro? Tanto vale annetterlo e non prendere in giro i cittadini.
La verità è che i democratici del Pd di democratico hanno ben poco quando non la si pensa come loro. Vedremo se si rispetterà il volere dei cittadini dell’Abetone e di tutte quelle comunità dei tanti piccoli comuni che vogliono mantenere la propria identità.
Patrizio La Pietra
Portavoce Provinciale Fdi-An Pistoia