fusione. L’ALTA MONTAGNA DICE “NI”

Pizza Pd ai quattro formaggi?
Pizza Pd ai quattro formaggi?

ABETONE-CUTIGLIANO. La montagna alta non ha deciso. Il risultato uscito dalle urne referendarie era ed è stato scontato: a Cutigliano e no all’Abetone. Un pareggio per una non scelta, che probabilmente sarà fatta da altri. Dal 1° gennaio 2016 la legge regionale prevede che gli accorpamenti dei piccoli comuni possano essere decisi direttamente dalla Regione anche senza consultare preventivamente le amministrazioni e le comunità locali.

Se scelta ci sarà questa è presumibile venga presa solo dopo l’esito referendario inerente la fusione degli altri due comuni dalla Montagna Pistoiese, quelli di Piteglio e San Marcello, che andranno alle urne ad aprile del prossimo anno. Non rimane che attendere pochi mesi e poi, forse, la montagna potrebbe ritrovarsi in pizzeria a mangiare una bella pizza ai quattro formaggi, ovviamente fusi.

I territori di Abetone e Cutigliano resteranno quindi separati, per il momento, come deciso nel 1936, anno in cui con Regio Decreto n. 1297 del 14 giugno 1936 emanato da Vittorio Emanuale III Re d’Italia ed Imperatore d’Etiopia, venne istituito per scissione il nuovo Comune annettendo parte del territorio di Cutigliano con parte di quello di Fiumalbo.

La costituzione del nuovo ente avvenne per “necessità urgente ed assoluta”, così si legge nel Regio Decreto, e il primo Sindaco o meglio Podestà, fu anche l’ultimo di Cutigliano prima della divisione: l’ingegnere Lapo Farinati degli Uberti (1880-1948). I motivi di tanta fretta erano legati alla vicenda degli ammanchi nelle casse comunali, riportata nel libro Cutigliano ieri, oggi, domani del giornalista Silvio Lenzini. Il gerarca entrò in contrasto con la dirigenza fascista locale e venne trasferito, diventandone il primo reggente, all’Abetone.

Una vicenda di ammanchi e denari che sparisco o non ci sono più e ancora una volta Cutigliano rimarrà con i suoi problemi di casse vuote di un ente ormai in amministrazione controllata. Per approfondire vedi anche: Correva l’anno 1936: Danti, Braccesi e l’Araba Felice.

GIAMPIERO DANTI SINDACO DI ABETONE

Queste le laconiche parole rilasciate a caldo da Giampiero Danti eletto al secondo mandato alla guida del piccolo Comune di Abetone, con un plebiscito bulgaro di oltre il 93% delle preferenze.

“L’ho sempre detto, quassù è dura. Accetto con malincuore il risultato uscito, ma come espressione del popolo va rispettata. Non vorrei però che un domani ci si debba pentire della scelta. In Toscana ci sono oltre 200 comuni: troppi. Si starà alla sorte… sto pensando…”.

TOMMASO BRACCESI SINDACO DI CUTIGLIANO

Più politico il commento del Sindaco di Cutigliano Tommaso Braccesi: “la scelta apre alle decisioni del Consiglio regionale. Possono 43 persone avere il diritto di veto ed impedire le riforme? In termini assoluti il sì è risultato nettamente vincitore. Ma a cosa hanno detto no i cittadini dell’Abetone? Forse hanno detto sì al Comune con San Marcello?

AFFLUENZA E RISULTATI

ABETONE, elettori 556, votanti 312, 56,12%, voti validi 311

  • Sì, voti 113, 36,22 %
  • No voti 198, 63,46%
  • Bianche 0, 0,00%
  • Nulle 1, 0,32%

CUTIGLIANO, elettori 1399, votanti 704, 50,32%, voti validi 699

  • Sì, voti 641, 91,70%
  • No voti 58, 8,30%
  • Bianche 1, 0,14%
  • Nulle 4, 0,57%

VOTI COMUNE DI CUTIGLIANO PER SEGGIO

Cutigliano, elettori 637, votanti 329, voti validi 327

  • Sì, voti 298
  • No voti 29
  • Bianche 0
  • Nulle 2

Pian Degli Ontani, elettori 465, votanti 214, voti validi 214

  • Sì, voti 193
  • No voti 21
  • Bianche 0
  • Nulle 0

Pianosinatico, elettori 169, votanti 93, voti validi 93

  • Sì, voti 90
  • No voti 3
  • Bianche 0
  • Nulle 0

Melo, elettori 65, votanti 68, voti validi 65

  • Sì, voti 60
  • No voti 5
  • Bianche 1
  • Nulle 2
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