ABETONE. Folla delle grandi occasioni durante il consiglio comunale di Abetone, ma finale a tarallucci e vino.
Cominciamo con il tranquillizzare il lettore: nessun morto, ferito o contuso durante il consiglio, nonostante che la civetta del Tirreno, prima ancora dell’effettuazione della seduta, annunciasse proteste delle cittadinanza e nonostante le previsioni infauste paventate dal Consigliere Baldi (vedi). Ma il P[artito] D[eterrente] fa sempre così.
Il capogruppo di minoranza, avvocato Belli, ha contestato la decisione della Regione che viola il principio della sovranità popolare espressa attraverso il voto: insomma il cittadino propone e la Regione dispone.
Interrotto un paio di volte dagli applausi dell’uditorio, Belli ha rivendicato il diritto della popolazione a non essere considerata solo un numero, minoritario rispetto a Cutigliano, ma, al contrario, una comunità di persone che pretende il rispetto delle proprie specificità e del proprio volere, sancito da un voto referendario.
Anche il capogruppo di maggioranza, avvocato Iole Vannucci ha riservato non tanto velate polemiche alla Regione e al principio di accorpare realtà vicine ma diverse con il principio (tutto da dimostrare – n.d.r.) del risparmio della spesa pubblica.
La Vannucci ha fatto chiaramente intendere che i costi di gestione di un consiglio comunale, quale quello dell’Abetone, sono realmente “picciol cosa”.
Questa assonanza di posizione ha partorito un documento unitario nel quale è confluito quello originario dell’opposizione, che impegna il Sindaco Danti a operare in tutte le sedi per il rispetto della volontà popolare.
Provvederemo a rendere pubblico il testo del documento unitario non appena ci perverrà e questa è una piccola nota stonata nel generale scorrimento del Consiglio.
C’è curiosità su questo documento unitario: qualcuno lo ha interpretato come un indecoroso connubio da repubblica conciliare; altri lo hanno interpretato come impegno unitario nel non considerare ancora chiusa la partita “fusione”.
La maggioranza, ci sembra, lo ha interpretato come la solita “manfrina” all’italiana dove l’unica a uscire sconfitta sarebbe la Politica con la p maiuscola, quella, insomma, dove si è chiamati a dire con chiarezza e senza sconto alcuno come la si pensa, e conseguentemente agire.
L’unica cosa certa è che la compostezza e la serietà dei convenuti – mi riferisco al pubblico in sala – ha contraddetto gufi e gufetti che prevedevano “gazzarra di destra”.
Lunedì prossimo ci sarà il Consiglio Comunale di Cutigliano, dove un documento della minoranza uguale a quello dell’Abetone è stato presentato dalle opposizioni: cosa accadrà?
[Felice De Matteis]
One thought on “fusioni & colpi di destra. SCONFITTI BALDI E I GUFI DI SINISTRA”
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