
ABETONE. Affermare di difendere la democrazia demonizzando il diritto di manifestare di chi non la pensa nella stessa maniera, mi sembra un paradosso, ma in linea con il pensiero e il metodo del Pd e mi riferisco alle affermazioni del consigliere Baldi.
Affermare che la destra organizzi manifestazioni per intimidire i buoni amministratori, dimostra come ancora sia intriso di demagogia antagonista il pensiero del nuovo Pd. Tipico della metodologia comunista dei tempi d’oro dell’oscurantismo staliniano.
Manifestare come Not-tav, gay pride, blackblock, centri sociali e chi più ne ha, più ne metta, è progressista di sinistra e democratico, anche se si attaccano le forze dell’ordine e si distruggono i beni altrui.
Se si manifesta contro il pensiero unico del Pd renziano e per lo più pacificamente, trattasi di “manifestazioni fasciste provocatorie e intimidatorie”. Ma il conigliere Baldi, avrebbe dovuto esserci all’Abetone e allora sì, che avrebbe visto come il popolo di destra manifesta il proprio dissenso: con pacatezza, dignità e rispettoso delle istituzioni. Una bella lezione.
Nel merito della questione, la maggioranza ha di fatto accettato ciò che chiedevamo, cioè: “impegna il sindaco a rappresentare la volontà espressa dai cittadini nelle opportune sedi”. Questo significa che il sindaco deve adoperare ogni mezzo in suo potere e in ogni sede per far valere il voto dei cittadini abetonesi.
Per noi non finisce qui la questione. Vigileremo e sproneremo il sindaco a rispettare l’impegno. Presenteremo e proporremo iniziative a partire dal prossimo consiglio, dove dovremo discutere la nostra mozione per annullare la delibera regionale di accorpamento. Saremo, inoltre, curiosi di vedere come agirà la maggioranza a prescindere da questo voto dell’ordine del giorno.
Fra pochi giorni ci sarà il consiglio comunale a Cutigliano, dove le opposizioni hanno presentato un ordine del giorno analogo. Sicuramente le condizioni sono diverse, ma corre d’obbligo si darà atto all’opposizione di fare una battaglia di principio a difesa della democrazia e, ciò nonostante sia essa stessa dichiaratamente a favore della fusione.
Lo dico perché il Pd sta portando avanti la tesi dell’ottimizzazione istituzionale, nascondendo ai cittadini il metodo autoritario con cui viene fatta, cioè bypassando il voto popolare.
Visto quello che è successo, cari cittadini di San Marcello e di Piteglio, che fra pochi giorni sarete chiamati a esprimere il vostro parere sulla fusione dei due comuni, mi corre l’obbligo di suggerire una nota stonata: andate al mare (visto che in montagna ci siete di già). Spenderete meglio il vostro tempo e soprattutto non vi farete prendere per i fondelli “dal Marchese del Grillo e dai suoi bravi”.
Giorgio Fabbri
Capogruppo di opposizione