PISTOIA. Ci dicono, in confidenza, che il Prefetto Emilia Zarrilli avrebbe “tirato le orecchie” ai diversi Sindaci che si sono presentati a lei per la convocazione iniziale di conferenza dei Sindaci neo-nominati, sprovvisti della fascia tricolore, ad eccezione di pochi.
Fra i neo eletti, che hanno rispettato l’etichetta, brillava il neo Sindaco di Montecatini Terme, il leghista Luca Baroncini, evidentemente attento e provvisto di un segretario generale comunale attento e efficiente sul rispetto dei protocolli.
Il Prefetto è conosciuta – proprio da chi scrive – per la sua cortesia e le buone maniere, oltre al rispetto dell’etichetta; quindi ha colpito subito con un certo disappunto la gaffe di diversi Sindaci, de-fasciati.
Tra questi c’erano proprio il neo-Sindaco di Agliana e il ri-Sindaco di Montale Ferdinando Betti, quello a cui piace il silenzio stampa e il basso profilo, sopratutto sulla questione dell’affaire “carbonizzo di Montale”.
Ordunque, rilevano alcuni fatti di relazione causale in questa – solo apparentemente – non significativa vicenda, che non possiamo mancare di sottolineare:
- se Luca Benesperi è perdonato per la sua condizione di neofita, la stessa cosa non potrà dirsi del Sindaco del “silenzio stampa” Betti che, a detta di alcuni presenti alla cerimonia di presentazione prefettizia, sarebbe anche recidivo, avendo fatto la medesima gaffe anche nel 2014, quando si presentò, quella volta neofita, senza fascia tricolore
- anche alla data del 2014, dunque, sembra che Betti (ripetiamo al primo incarico), non avrebbe avuto la necessaria informativa da parte del Segretario Generale Donatella D’Amico, che vuole così proprio mantenersi il titolo di “Bella addormentata” mancando quindi di svolgere queste essenziali funzioni di coordinamento per il rispetto dell’etichetta. Insomma la Segretaria D’Amico, manca di efficienza ed efficacia e, anche qui, lei stessa sarebbe davvero recidiva.
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Occorre ricordare che la Fata smemorina è applicata a “scavalco” per entrambi i Comuni del Mont-Ana (dai quali riceve oltre 100.000 euro l’anno) per non dimenticarsi di far applicare il rispetto dei protocolli; per istituire le commissioni disciplinari e, non meno importante, per indagare quando nei corridori del Comune di Montale (dove ha sede il suo ufficio non provvisto di tenuta stagna, ma ben permeabile agli odori) si diffondono profumi di deliziosi sformati, riscaldati nella buvette.
Se è dalle “piccole cose” che si vedono i “grandi esempi”, allora non ci siamo davvero; la Segretaria D’amico deve iniziare a lavorare e cambiare con i risultati di attesa efficacia e in entrambi i Comuni.
Mica potrà avere due velocità in Comuni “fratelli” che si vogliono associare? Altrimenti la “Commissione disciplinare” che il neo assessore Maurizio Ciottoli ha detto di voler istituire, potrebbe aprire il primo fascicolo, proprio su di lei ancora immacolata e beatamente addormentata, su diversi fronti.
I cittadini-sudditi dei due Comuni fino a oggi sono stati vessati e “munti come delle mucchine” per degli errori fatti da dirigenti fasulloidi o dagli stessi Sindaci (notevoli i casi del Carbonizzo di Fognano, la buvette, i motorini “abbandonati al deposito” e surrettiziamente comprati per esser demoliti, Tvl per la pubblicità sul “giugno aglianese” e le assicurazioni inutilmente fatte pagare dal fu comandante Nesti alla Unipol) che hanno sperperato soldi in dispregio agli essenziali presupposti di inerenza, qualità e quantità della spesa, come abbiamo dimostrato nei nostri articoli dedicati alla malagestione assicurata dalle giunte rosse che hanno governato i due sciagurati comuni della provincia pistoiese.
Ciottoli, il neo-Assessore, ci assicura che adesso la musica cambierà: sarebbe giunta l’ora di finirla con la difesa dei dirigenti incapaci che fino a oggi erano tutelati da avvocati che venivano ingaggiati dall’amministrazione senza recuperare nemmeno le spese, anzi profumatamente pagati a prescindere dai risultati (la vicenda Nesti-Goduto o Neri è la prova regina del disastro amministrativo e gli sperperi attuati).
Ciottoli non le “manda a dire dietro” e richiama nell’intervista il nutrito archivio di interrogazioni dedicate ai vari problemi, tra le quali si rammenta quella delle 40 cause giudiziarie con 65mila euro di spese e “0” cause vinte.
Un raccapriccio assoluto, sostenuto a spada tratta dalle precedenti amministrazioni dem di Agliana.
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
One thought on “gaffes. SEGRETARIO, BATTI UN COLPO!”
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