GAIA VETTORI, LA CAMPIONESSA D’ITALIANO CHE FA FELICE PISTOIA

Gaia Vettori
Gaia Vettori

PISTOIA. Il telefono cellulare squilla. Dall’altra parte, una voce entusiasta. “Sai che una ragazza di Pistoia ha vinto le Olimpiadi di Italiano? È campionessa…”. Quando a chi ama lo sport, in modo forte viscerale tanto da farne ragione di vita, si parla di Olimpiadi e campioni, s’illuminano gli occhi. D’acchito. “È un’allieva delle ‘Einaudi’… oh, ma avrebbe dovuto fare il Classico”.

Quando a chi ama lo sport tanto da farne la sua vita si parla del “Classico”, la scuola che ha frequentato, beh va in brodo di giuggiole. Ma chi è questa ragazza, come si chiama la campionessa? Sarà bruttina, rachitica, piegata in due sui libri dalla mattina alla sera? Oppure la classica secchioncella, quella che se la tira? O la raccomandata giunta a Roma, nella città eterna, consapevole di vincere? Guarda caso: Pistoia Capitale della Cultura 2017 et voilà la campionessa d’Italiano. O ci dice bene o c’è sotto qualcosa. Allora vai su Facebook – scorciatoia per gli investigatori o presunti tali – e indaghi.

Alt, alt, alt! Eccola Gaia Vettori: una splendida fanciulla! Così avvenente, saprà scrivere (della serie “gli uomini non hanno pregiudizi”)!? Contattiamola, chiediamole amicizia e vediamo un po’. La conferma: Gaia è una donna bellissima perché fa conoscenza in quattro e quattr’otto. Non ha complessi di superiorità, in chat scrive in un eccellente italiano, non sbagliando una virgola. Si racconta che è un piacere.

Gaia in premiazione
Gaia in premiazione

Pistoiese purosangue, figlia unica di Federico Vettori, co-titolare di un’azienda vivaistica, e Benedetta Carobbi, dipendente di una mensa scolastica, compirà 17 anni il prossimo mese di agosto. Frequenta la 3B Tss dell’Istituto professionale Einaudi (una specie di scioglilingua per dire Tecnico Servizi Socio-sanitari), si è innamorata di Andrea tre anni e mezzo fa, ha un cane (che non è Andrea: battutaccia, ci perdoneranno entrambi). Anzi, al fidanzatino riconosce. “Ha sempre creduto in me”.

È indecisa su cosa fare da grande: le piacerebbe diventare nutrizionista o iscriversi a Psicologia. “Mi piace molto leggere, ascoltare musica e andare in palestra – aggiunge –. Alle ‘elementari’ (ci riempie il cuore non chiamandola scuola primaria) la maestra Lisetta Bongi mi ha dato buonissime basi, trasmettendomi la passione per la lettura. Adoro leggere un po’ di tutto, dai classici ai libri romantici, come quelli di Nicholas Sparks”.

Gaia Vettori
Gaia Vettori

Si è imposta nella categoria senior degli Istituiti professionali. “La mia professoressa di italiano è Paola Paolini: è stata lei a iscrivermi al concorso – racconta –. Alla prova, invece, mi ha accompagnato il professor Simone Bucciantini, un talismano, che fa sostegno nella mia classe. In 3 ore dovevamo scrivere un testo argomentativo, un altro informativo e un riassunto. Inoltre ci avevano dato un ulteriore testo nel quale c’erano parole non adatte al contesto: ci avevano consegnato la lista sparsa di quelle giuste e accanto dovevamo scrivere quelle sbagliate”.

Perché una ragazza così dotata nelle materie umanistiche non ha scelto il Liceo classico? “Inizialmente avrei dovuto iscrivermi a un Liceo: poi sono rimasta folgorata dalla presentazione delle Einaudi. La scuola mi è piaciuta molto: possiamo studiare Psicologia e Anatomia in modo approfondito. Come seconda lingua abbiamo Spagnolo, che preferisco a Latino e Greco. Ecco perché ho optato per le Einaudi”.

Così è Gaia, se vi pare. Orgoglio pistoiese. Vero. Mica roba da poco. Uno dei numerosi talenti che ci auguriamo che Pistoia Capitale Italiana della Cultura sappia valorizzare.

[Gianluca Barni]

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