Saranno demolite 12 ville che sorgono sopra il traforo e i proprietari saranno risarciti per l’acquisto di nuove abitazioni
SERRAVALLE. Recentemente sui giornali l’amministrazione comunale si diceva soddisfatta, anche se dispiaciuta, della soluzione proposta da RFI per ultimare la realizzazione della galleria, ossia la demolizione delle 12 ville che sorgono sopra il traforo e il risarcimento ai residenti per l’acquisto di nuove case e una nuova sistemazione entro il 5 dicembre.
Si diceva anche che i residenti si mostravano soddisfatti, perché tutti avevano trovato una sistemazione alternativa o nel comune o nei comuni limitrofi. Dal servizio e dalle interviste realizzate da TVL la situazione appare molto diversa: non solo gli abitanti delle villette sono rimasti disorientati per la soluzione prospettata, avallata anche dalla amministrazione, ma alcune famiglie non hanno ancora trovato un’altra abitazione
Come dice un signore nell’intervista, si sapeva già prima di iniziare l’escavazione della galleria che sotto le case era presente una frana quiescente, e nonostante ciò Regione Toscana ha concesso i permessi a RFI per i lavori. Il risarcimento materiale per le famiglie costrette ad abbandonare la casa acquistata dopo grandi fatiche e sacrifici è poca cosa.
Chi le risarcirà dal punto di vista morale ed esistenziale? Il danno è incalcolabile: alcuni nostri concittadini si vedono obbligati a lasciare il luogo dove avevano scelto di vivere; a lasciare amici e parenti; a iscrivere i figli ad altre scuole, ad altre associazioni sportive, ecc ecc. Come si può accettare tutto ciò?
L’Amministrazione, invece di compiacersi, dovrebbe far presente a RFI e a Regione Toscana il disastro combinato, oltre al ritardo causato per i lavori del raddoppio ferroviario, e pretendere ben altri risarcimenti.
[serravalle civica]