gavinana. MUSEO FERRUCCIANO: C’È IL PROGETTO

Qui c’è una grande storia da raccontare; una storia immensa che lega Gavinana all’Europa. Grandi sono le potenzialità”. “Firmato” Alice Sobrero, assessore alla Cultura del Comune di San Marcello Piteglio

Il Museo Ferrucciano di Gavinana

GAVINANA. “Qui c’è una grande storia da raccontare; una storia immensa che lega Gavinana all’Europa. Grandi sono le potenzialità”.

Queste le parole di piena consapevolezza del patrimonio storico di questi monti, sinteticamente belle, ma anche estremamente impegnative, pronunciate da Alice Sobrero, Assessore alla cultura del Comune di San Marcello Piteglio, con cui ha chiuso il suo intervento di presentazione del progetto di ristrutturazione, ampliamento e recupero del Museo Ferrucciano, fatta oggi pomeriggio, sabato 13 febbraio alle ore 14:30, nella sala multimediale di Palazzo Achilli, di fronte ad una platea necessariamente contingentata causa Covid.

Alice Sobrero e Luca Marmo

 

C’è quindi il progetto, ma con tempi alquanto aleatori, aspetto sottolineato dal Sindaco Luca Marmo in introduzione, ipotizzando l’apertura ad agosto 2022 e indicando una probabilità di previsione dell’85%.

Il valore, per restituire la fruibilità piena e ampliata del museo, ammonta a 500 mila euro di cui: 100 mila della Fondazione Caript finanziati con il bando Cantieri Smart 2019, 50 mila con disponibilità comunali e 350 mila tramite un mutuo trentennale, l’unico – ha sottolineato il primo cittadino – che verrà acceso dall’amministrazione.

Il museo, lo ricordiamo, è chiuso dalla fine del 2017, afflitto da vari problemi legati alla vetustà dell’immobile e alla conseguente mancata rispondenza degli impianti, elettrico e di riscaldamento, alle normative vigenti, nonché di accessibilità e di fruibilità degli spazi espositivi.

Casa Battistini sede del futuro Museo in una cartolina di inizio ‘900

È ubicato nella ex-casa Battistini-Traversari, sulla piazza non a caso intitolata a Francesco Ferrucci, di fronte all’imponente monumento in bronzo che ritrae l’eroe fiorentino a cavallo, pregevole opera dello scultore Emilio Gallori.

Raccoglie cimeli e testimonianze sul condottiero e sulla battaglia qui combattuta il 3 agosto del 1530, tra l’esercito imperiale di Carlo V imperatore del Sacro Romano Impero e la minuscola e indomita Repubblica di Firenze stremata da 9 mesi di duro assedio.

Tradizione vuole, che proprio sul ballatoio dell’entrata, Ferruccio, sconfitto, fatto prigioniero e gravemente ferito, trovò la morte per mano di Fabrizio Maramaldo, passato alla storia per l’atto vile e vendicativo compiuto su un inerme.

L’edificio si compone di tre piani. Venne acquistato nel 1930 dal Comitato Nazionale per le Onoranze a Francesco Ferrucci per settanta mila lire e donato al Comune di San Marcello per adibirlo a museo.

Seguirono lavori di restauro e il 2 agosto 1931, venne inaugurato alla presenza dell’Onorevole Lando Ferretti.

Inaugurazione del Museo Ferrucciano

Al 1957 risalgono gli ultimi lavori di sistemazione con l’organizzazione del materiale in due corridoi e 4 sale tematiche: Sala d’armi Chelucci-Palmerini, Sala Massimo D’Azeglio e della Battaglia, Sala Francesco Ferrucci e Sala dell’assedio e delle Bandiere.

Questo concetto verrà accantonato per approdare ad una visione storiografica più ampia, non limitata al solo fatto storico e contingente della battaglia, ma utile ad inquadrare e spiegare la figura del Ferruccio assunta nel periodo risorgimentale e in quello del ventennio fascista, in cui il condottiero incarnò l’ideali di libertà e di patriottismo.

L’idea è quindi quella di dedicare i tre piani ad ognuno di questi tre periodi: Rinascimento, Risorgimento e Fascismo.

I lavori di ristrutturazione riguarderanno sia l’interno sia l’esterno, con particolare attenzione all’accesso e all’abbattimento delle barriere architettoniche, con la realizzazione di un ascensore interno.

Su questo punto e sulla scelta di realizzare un box esterno in materiale trasparente o in acciaio con effetto “ferro arrugginito” dotato di una pedana per permettere ai disabili in carrozzina di accedere al vano ascensore, lato sinistro in via del Museo, si sono concentrate le critiche dei presenti.

Il box è stato giudicato particolarmente invasivo e impattante sul già stretto vicolo, il cui spazio verrebbe ridotto a 1,20 m di larghezza e verrebbe deturpata la vista di uno dei più caratteristici scorci di Gavinana. Proposte in alternativa: una pedana inclinata o un montascale per disabili.

La scelta non definitiva – hanno detto gli amministratori – verrà maggiormente dettagliata e illustrata in un prossimo incontro alla presenza dei tecnici comunali.

Il monumento e il museo dedicati a Francesco Ferrucci

Lavori quindi importanti come importante è il decennio che si è appena aperto per Gavinana, dato che nel 2030 ricorrerà il cinquecentenario della battaglia e della morte di Francesco Ferrucci, appuntamento da non mancare, cui puntare con tutte le carte in regola per sfruttare quelle potenzialità offerte dalla grande storia che lega Gavinana all’Europa, evidenziate proprio da Alice Sobrero.

Marco Ferrari
[
marcoferrari@linealibera.it]

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