gavinana. PER LE “FERRUCCIANE” ARRIVA IL CALCIO STORICO FIORENTINO

Calcio in livrea

GAVINANA. Una partita del calcio Storico Fiorentino a Gavinana. È questa la novità di rilievo del programma delle rievocazioni Ferrucciane che annualmente si svolgono nel piccolo borgo della Montagna Pistoiese per celebrare la figura del condottiero fiorentino Francesco Ferrucci, morto nella cruenta battaglia qui combattuta nel 1530, contro le truppe imperiali di Carlo V, comandate da Filiberto di Chalon principe d’Orange.

Un avvenimento, questo della partita, particolarmente legato al periodo storico della Repubblica di Firenze, il cui epilogo si ebbe con la rammentata battaglia di Gavinana, e alle stesse celebrazioni dell’eroe ucciso per mano di Maramaldo, cui il capitano fiorentino rivolse, gettandogli discredito e viltà perenne, le famose e mitizzate parole: “vile tu uccidi un uomo morto”, riferendosi alla sua imminente fine e a quella della città di “Florentia” ormai sfiancata da 10 mesi di assedio.

LA PARTITA DELL’ASSEDIO

Piazza Santa Croce, da una stampa del 1688

La più famosa partita di calcio in livrea – altro nome con cui si identifica il Calcio storico fiorentino o Calcio in costume – fu infatti disputata proprio durante il durissimo assedio cui fu sottoposta la città di Firenze tra l’ottobre del 1529 e la sua resa nell’agosto del 1530.

Nonostante le privazioni indotte dalla guerra, i fiorentini, con tipico spirito indomito e goliardico, non vollero rinunciare alla consueta partita di calcio, che si disputò in tempo di carnevale il 17 febbraio 1530.

All’amor patrio si aggiunse così anche il desiderio di recare onta al nemico e dimostrare nel contempo che la vita in città procedeva normalmente.

Il campo di gioco fu scelto in piazza Santa Croce, in modo che il nemico potesse vedere.

Per essere poi sicuri di non passare inosservati, i fiorentini posizionarono i musicanti del comune, con trombe e tamburi, sul tetto della Basilica in modo da farsi sentire anche fuori dalle mura e sottolineare meglio, ad uso del nemico, le fasi di gioco con squilli e rulli1.

La messa in scena indispettì non poco le truppe imperiali, che vollero “salutare” l’evento con una cannonata sparata dal Giramonte, un po’ imprecisa, passò infatti alta e non offese persona.

La partita si disputò tra venticinque giocatori vestiti di bianco e venticinque di verde con in palio una bella e grassa vitella. Non si sa chi la vinse.

Piazza della Signoria: la partita per il IV centenario della morte di Francesco Ferrucci

1930: TORNA IL CALCIO PER IL IV CENTENARIO DELLA MORTE DI FERRUCCI

Il tradizionale gioco rimase vivo fino alla metà del ‘700, poi per quasi 200 anni, salvo alcune sporadiche partite, non fu più praticato regolarmente.

Venne riscoperto e riportato in auge nel 1930 per la ricorrenza del quattrocentenario della morte di Francesco Ferrucci, con celebrazioni che interessarono non solo Firenze, ma anche Volterra e la piccola Gavinana.

In quell’occasione la partita, tra i Bianchi di Santo Spirito e i Verdi di San Giovanni si disputò in Piazza della Signoria e fu l’evento conclusivo dei festeggiamenti come lo sarà per l’edizione 2019 delle Celebrazioni Ferrucciane.

La partita giocata dalle vecchie glorie, che negli anni hanno animato le sfide cittadine, si giocherà domenica 4 agosto alle ore 18:30 al campo sportivo la Ramoscina di Gavinana in località La Stazione.

Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]

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1 Alessandro Monti, La Guerra dei Medici, Nuova Toscana Editrice, Firenze, 2007

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