
PISTOIA. Le leggi del mercato sono ferree, ma troppo spesso incomprensibili, guidate da meccanismi che non possono che sfuggire a qualsiasi tentativo deduttivo. Ieri sera ad esempio, al Santomato live, al consueto appuntamento del giovedì sera riservato, dopo la Corrida, ad elementi di sicuro e comprovato talento, è stata la volta dell’esibizione dei General Stratocuster, quintetto rock, purissimo.
Ad iniziare dal sound, robusto, energico, maschio, della formazione, che si avvale di una delle voci più belle e genuine di questo genere, Jacopo Meille, un piccolo grande Robert Plant, forgiato da un diaframma coraggioso e da una simpatica chimica. A consentirgli voli impressionanti lungo il pentagramma del rock and roll, quattro strumentisti che conoscono, da tempo, e alla perfezione, la materia che vanno reclamizzando: Fabio Fabbri alla chitarra (il Generale della compagnia dicono sia lui), Richard Ursillo al basso (un altro che ne ha visti, di palcoscenici), Federico Pacini al keyboard e Nuto alla batteria.
Cinque musicisti di quella portata, con un sound naturale e familiare, figlio, ovviamente, di anni trascorsi in scantinati o sale prove insonorizzate, meritano e avrebbero meritato un salone debordante, con un pubblico impazzito e dedito, se non a ballare, quanto meno a muovere il capo avanti e indietro con ritmica frequenza, caratteristica inconfondibile di chi suona e ascolta il rock and roll.
E invece, finita la carovana degli aspiranti al successo, la sala era praticamente vuota, nella maniera più desolante che si possa immaginare. Questo non ha minimamente scalfito la professionalità dei cinque rockettari, che hanno comunque dato vita ad un concerto esemplare, con rivisitazioni classiche della galassia generazionale, qualche riproposta del loro primo Cd e motivando addirittura il motivo che li ha spinti ad avventurarsi nella loro seconda incisione: a Fabio Fabbri, il chitarrista, il Generale, tanto per intenderci, si è guastato il frigorifero. Bisogna ricomprarlo; via, tutti in sala d’incisione: paradiso e freezer non possono attendere!