PISTOIA. Non sono un grillino, sia chiaro, ma questa pseudo nuova classe politica è il peggio del peggio; i vecchi comunisti non gli farebbero nemmeno consegnare le copie dell’Unità.
Almeno Berlusconi non era ipocrita, diceva “non sono un santo”, “amo le donne” e raccontava le barzellette qualificandosi per ciò che era, cioè “il cattivo” e la società un pochino si indignava e criticava.
Questi invece sono una barzelletta umana, oltretutto fintamente nuovi, arroganti e improponibili sotto tutti i punti di vista. Voglio dire, cosa mai avrà fatto una Boschi per essere là dov’è? Non lo voglio nemmeno pensare, o comunque non lo dico (“attenzione: questa espressione è maschilista e sessista. Se ne consiglia la somministrazione solo previa assunzione di Boldrinox Plus e Boschizina” cit. – n.d.r).
Diciamo che sì, sanità e ambiente sono i due temi che conosco meglio, per professione o per storia politica, ma mi piacerebbe sfidare i democratici sul tema del lavoro e della sicurezza sul lavoro. Come sai porto sempre l’esempio della TyssenKrupp; un incidente tragico dovuto all’assenza di sicurezza e al non rispetto delle normative: Chiamparino e la Bresso amministravano Torino, mentre Fassino e la Turco, piemontesi, erano ministri. Per farsi perdonare il Pd, con altro nome, candidò un superstite della strage. Si può sapere che fine ha fatto questo superstite?
Ha portato un contributo di sostanza alla sicurezza sul lavoro? Mi indigna l’ipocrisia tutta Pd di riuscire, sempre e comunque, a pescare voti usando la leva dell’emotività, come se candidando una vedova Raciti qualunque si potesse far pari con tutte le morti bianche che nessuno ricorda.
Al prossimo giro il Pd strumentalizzerà qualche superstite dell’Ilva, illudendo i pugliesi e continuando a non garantire il diritto alla salute.
È vero, è anche colpa degli ingenui che si fanno abbindolare, ma una simile strumentalizzazione del dolore rimane immorale. E poi i nuovi alleati di Verdini straparlano sempre a vuoto di lavoro: non fo per dire, ma il sistema scuola-formazione-università-lavoro siamo sicuri che non sia da rivedere tagliando e abolendo quei percorsi improduttivi, o meglio senza ricadute sull’economia reale?
Sai che spesso ironizzo, ma provo ad essere serio con una battuta: forse bisogna rivedere alcune facoltà universitarie o almeno contingentare i posti, evitando effetti indesiderati.
Se ci pensi Bersani, Formigoni, Vannino Chiti, Enrico Rossi, Bertinelli e Massimo Baldi sono filosofi: non voglio togliere l’utopia ai vari Severino, Bodei e Cacciari, lascio aperta la riflessione, ma di qui bisogna partire.
Beh, per il livello locale vale lo stesso discorso della politica nazionale: anche qui i politici sono abituati a parlare a sproposito e con supercazzole perché certi di avere davanti una platea che beve tutto.
Ti porto l’esempio, trai tanti, di quella serata sotto la Galleria Nazionale; parlarono il collega della Fornero Fabrizio Barca (riforma Fornero ricordo votata dal Pd) e Samuele. Che attaccò una filippica sul rischio idraulico e la necessità di prevenirlo con una pianificazione attenta e responsabile. Proprio lui che nel 2013 ebbe comunicazione, nero su bianco, dal Genio Civile, e tu lo sai meglio di me, che in San Bartolomeo non si possono realizzare strutture ipogee a causa del rischio idraulico e non fece niente per chiudere definitivamente lì la questione parcheggio.
Aveva degli elementi inconfutabili, a tutela del territorio, doveva e poteva usarli, responsabilmente come lui dice: invece adesso o ci toglie le castagne dal fuoco il Vescovo o paghiamo tutti un bel risarcimento.
E io mi dovrei fidare di questi politici? Ripeto, aspetto che accettino la sfida. Ritorno ancora su Samuele e gli dico: “Prendi il progetto dei giochini in plastica riciclata per il Villon Puccini, che ne ha bisogno estremamente bisogno. Ci sono già enti che finanzierebbero gratuitamente le spese; smetti di tentennare, fai quello che deve fare il primo cittadino e prenditi i tuoi giusti meriti”. Sono anni che si parla dei giochini del Villone…
Ah, Lorenzo, ricordati che nel week end ci sono le “giornate verdi a Pistoia”: una due giorni, venerdì 9 e sabato 10, organizzata da noi Verdi per cercar di animare il dibattito e tenere alta l’attenzione su temi salienti.
Domani, venerdì, dalle 17:30, alle Fornaci parliamo di “canapa e oli naturali” con Alessandra Fresa, biologa nutrizionista e Ludovica Fedi, medico fitoterapeuta. Sabato pomeriggio alla libreria “Lo Spazio”, a partire dalle 17, Andrea Fusari e Marco Boato parleranno del libro di Boato “Alexander Langer Costruttore di Ponti”.
Dici pure a giro di farci un salto perché merita…
Fabrizio Geri
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