PISTOIA. È stato elaborato da un gruppo di giovani professionisti pistoiesi il progetto che si è classificato al primo posto nel concorso di idee bandito l’estate scorsa dall’amministrazione comunale e di cui in questi giorni sono stati resi noti gli esiti.
Obiettivo dell’avviso era acquisire proposte ideative per riconfigurare sotto il profilo estetico e funzionale l’intera superficie del giardino di Palazzo Fabroni.
Con questo recupero il Comune intende restituire a un luogo antico della città la sua identità in chiave contemporanea, riannodando il legame con l’edificio che lo accoglie e con il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città storica.
A tale scopo, i progetti dovevano fornire al monumentale edificio settecentesco di via Sant’Andrea un nuovo spazio esterno capace di dialogare in maniera funzionale col museo dedicato all’arte moderna e contemporanea e con il verde urbano, raccogliendo anche le tracce di un passato illustre e preservandone lo spirito.
Ai progetti era richiesto anche di configurare lo spazio esterno come un giardino d’autore contemporaneo, porta di accesso e luogo di cerniera fra il Palazzo Fabroni, il centro urbano e il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città storica, dal Carbonile al Giardino Volante, fino all’area del Ceppo, in gran parte già disseminate di arte contemporanea. Il progetto doveva anche considerare la previsione di demolizione della litografia comunale.
“L’amministrazione – evidenzia il sindaco del Comune di Pistoia – ha convintamente voluto partecipare, aggiudicandosi a questo fine il finanziamento relativo al bando regionale Toscana In contemporanea, con la proposta di un concorso di idee rivolto a giovani progettisti: abbiamo infatti voluto che anche la progettazione del luogo cittadino vocato all’arte contemporanea nascesse attraverso una procedura concorsuale aperta alle idee di giovani architetti, ingegneri ed artisti. Il numero e la qualità dei progetti presentati ci conferma la bontà della scelta intrapresa.
Il progetto risultato vincitore darà nuova vita a uno spazio all’aperto nel quale sarà possibile vivere momenti ricreativi, scambiarsi idee, respirare cultura e fruire pienamente non soltanto dell’arte custodita nel museo, ma anche di quella del giardino stesso.
Il progetto vincitore vede infatti la partecipazione, al fianco di progettisti di qualità, di un giovane artista pistoiese, Federico Gori, che peraltro conosce bene Palazzo Fabroni, avendoci già esposto le proprie opere.
L’ispirazione compositiva del giardino si fonderà con il respiro delle collezioni d’arte figlie della più feconda contemporaneità e con il passato illustre di Palazzo Fabroni: un altro, ottimo presupposto per Pistoia Capitale italiana della cultura 2017”.
Su 45 proposte pervenute, al momento della graduatoria finale ne sono state ammesse 38. Dall’esame della commissione (costituita dal dirigente del servizio educazione e cultura del Comune di Pistoia, Giovanni Lozzi; dalla responsabile dei musei e beni culturali, Elena Testaferrata; da Lisa Di Zanni, esperto socio-culturale delle attività culturali; dal funzionario del patrimonio, Stefano Andrea Ieri; dal funzionario dell’ufficio della Città Storica, Rossana Perella; con le funzioni di segreteria affidate a Patrizia Mariotti, esperto amministrativo delle attività negoziali) è emersa la graduatoria che assegna il primo posto al raggruppamento temporaneo di impresa tra l’architetto Alessio Gai, l’architetto Michele Fiesoli e l’ingegnere Maria Chiara Mannelli (Pistoia), ai quali andrà, come previsto dal bando, il premio di 6 mila euro e la possibilità di affidamento dei successivi livelli di progettazione.
Il secondo classificato è Giovanni Bravin (Portogruaro-Venezia) che si aggiudicherà un premio di 4 mila euro. Il terzo posto è assegnato al raggruppamento temporaneo di impresa tra Michele Guarino e Rosaria Adelaide Minervini (Molfetta-Bari) ai quali andrà il premio di 2 mila euro.
Come indicato dalla commissione che ha valutato i progetti, la proposta vincitrice interviene sullo spazio esterno di Palazzo Fabroni con misura e cognizione di causa, valorizzando la facciata dell’edificio settecentesco che si affaccia sul giardino e creando, al contempo, delle quinte di verde lungo gli altri due lati edificati. Fornisce, inoltre, una convincente soluzione compositiva dei prospetti derivanti dalla demolizione e ricostruzione della ex litografia, sia sul nuovo spazio ridisegnato che su via Santa.
Elegante e calibrata la soluzione progettuale illuminotecnica. Si tratta di un intervento originale che affonda le sue radici nella trama del disegno del giardino ottocentesco, reinterpretandone alcuni degli elementi geometrici essenziali e proponendosi contemporaneamente come idea innovativa rispettosa del contesto e della natura specifica del luogo, di cui mantiene aperte tutte le possibilità di utilizzo senza inserimento di segni irreversibili. La proposta ideativa, dunque, rappresenta una valida impostazione rispetto all’insieme delle aspettative contenute nel bando.
Oltre a ciò, configura lo spazio esterno di Palazzo Fabroni come un intervento artistico esso stesso, in quanto nato dalla collaborazione stringente fra i progettisti e l’artista Federico Gori. Hanno collaborato al progetto gli ingegneri Riccardo Caramelli e Lorenzo Barbieri.
Il prossimo 8 aprile, nell’ambito della rassegna Leggere la città, verrà inaugurata a Palazzo Fabroni la mostra Un giardino nuovo per Palazzo Fabroni dedicata, appunto, ai progetti del concorso di idee per il recupero estetico-funzionale dello spazio esterno del museo d’arte moderna e contemporanea di Pistoia. L’esposizione, come il concorso di idee, è realizzata grazie al contributo della Regione Toscana.
Dopo la firma – prevista per la metà del mese di giugno – dell’accordo di programma con la Regione per la qualificazione di Palazzo Fabroni, che prevede interventi per circa 1,3 milioni di euro, di cui 900 mila finanziati con risorse regionali ed europee, 240 mila dalla Fondazione Caripit e i rimanenti dal Comune di Pistoia, l’amministrazione bandirà la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione del giardino, ai quali si affiancherà l’intervento – anch’esso contenuto nell’accordo di programma – per il rifacimento e una nuova dislocazione dei locali di una parte del piano terra del Palazzo, che ospiterà tra gli altri un bookshop, la biglietteria del museo, una caffetteria.
[quilici – portavoce sindaco pistoia]
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