PISTOIA. Il Consigliere Alessandro Tomasi ci scrive:
I lavori del Giardino Volante proseguono e le perplessità crescono.
Come si è potuto autorizzare un progetto che prevede un così massiccio utilizzo di cemento in un’area pregiata come quella dell’ex Vivaio Capecchi?
Non contenti del cemento, si è pensato di realizzare dei vialetti scavando in terra e riempiendo le buche di detriti.
Anche in questo caso non si potevano fare vialetti di terra battuta?
Insomma si è innescato un processo che ha compromesso, in termini ambientali, irreversibilmente l’area.
L’atteggiamento dell’amministrazione si capisce bene dal fatto che si sia concesso prima il permesso a costruire e poi si sia firmata la Convenzione con la Caripit.
Una volta concesso il diritto al privato di costruire come vuole, in che modo è possibile trattare le condizioni? Siamo disarmati.
Chi ha valutato il progetto per l’amministrazione?
Sembra quasi che si sia data carta bianca o si sia perfettamente d’accordo con l’utilizzo di tutto quel cemento…
Alessandro Tomasi