Al suo fianco le liste civiche Pistoia Cambia e Pistoia in Movimento per un totale di 64 candidati, potenziali consiglieri comunali.
“Con la scelta di mettere la nostra sede in questa zona della città, un luogo che fino a qualche anno fa era una vetrina nel cuore del centro, ripartiamo dal basso, dai cittadini che ogni giorno vivono la realtà pistoiese e che devono essere partecipi dello scenario politico – spiega la candidata – abbiamo due liste civiche perché c’è bisogno di un ritorno alle persone”.
“Quello che vogliamo giocare è un triplice ruolo – continua – innanzitutto essere un’alternativa di governo che trasformi Pistoia in un laboratorio di buone pratiche per dare risposte ai problemi che ci sono, primi fra tutti il lavoro e l’occupazione. In secondo luogo, se non riuscissimo ad avere la maggioranza, non dobbiamo cadere nel tranello del voto inutile: votiamo ciò che serve a noi per cambiare la città e non per creare le carriere delle persone. Pistoia merita di più”.
Deciso e senza mezzi termini, dunque, l’appello della candidata, che continua: “E se non riuscissimo ad andare al ballottaggio avremo un ruolo diretto con la città. Saremo un’opposizione molto fastidiosa: tutte le altre liste civiche nascono da costole di partito, noi siamo agganciati solo alle persone e ai quartieri. Il nostro è un voto libero. Un voto per un cambiamento che è un dovere”.
[pistoia cambia]
