Chi dovrebbe difenderci dai soprusi del potere, se sono proprio le «autorità costituite», tanto care alla Gip Patrizia Martucci, a adottare due pesi e due misure se non anche tre, quattro, cinque, enne alla enne…?
IL POPOLO È ASSOLUTAMENTE LIBERO
DI CREDERE DI ESSERE LIBERO
Giolitti, che mi risulti, non ha mai abitato a Pistoia. Eppure a Pistoia il giolittismo vive, impera e dilaga.
Una dimostrazione ce la dà la procura della repubblica, che qualche ora fa – oggi è il 6 aprile 2022 – ha risposto a una mia richiesta di accesso, che però risale nel tempo al giorno 8 febbraio 2022.
Tra le due date corrono giorni 57, con 8 sabati e 8 domeniche. Le disposizioni di legge sull’accesso prevedono risposte entro 30 giorni. Se l’accesso viene differito, se ne deve dare motivazione: ma non due mesi dopo, perbacco! Sùbito. Qui sembra di essere a fissare una visita specialistica al Cup!
Il “regno della giustizia” di Pistoia, la casa dalle finestre che ridono del terzo piano – fra l’altro esplicitamente citato nella risposta che potete leggere –; quel baluardo che dovrebbe rappresentare la garanzia della legalità e del rispetto della Costituzione e del cittadino, funziona solo secondo la massima giolittiana. Ed ecco la prova.
La mia richiesta d’accesso è respinta 57 giorni dopo perché presentata in maniera irrituale | La documentazione dell’avvocata Giovanna Madera pro Perrozzi è accettata comunque |
Allora delle due l’una:
-
o passa tutto (parità, terzietà, imparzialità, rispetto sostanziale della legge)
-
o si stoppa tutto (ma tutto: non solo quello che fa comodo e basta, secondo il giolittismo discrezionale del sostituto Claudio Curreli, elemento su cui poi si fa grossa l’avvocata Elena Giunti difensora del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi)
Chi dovrebbe difenderci dai soprusi del potere, se sono proprio le «autorità costituite», tanto care alla Gip Patrizia Martucci, a adottare due pesi e due misure se non anche tre, quattro, cinque, enne alla enne…?
Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio, torno a criticare: perché nella cosiddetta giustizia (?) pistoiese non riesco a trovare né rispetto delle regole né terzietà né imparzialità. Senza parlare dell’omertà che pervade, sul tema, politici, tecnici, giornalisti e – non ultimi – avvocati che, sull’ambiguità del silenzio, basano il proprio successo professionale ed economico.
E finché non sarà dimostrato il contrario, me ne resto molto serenamente della mia ferrea logica opinione.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
L’avvocata Giovanna Madera (Ordine degli avvocati di Prato), svincolata da qualsiasi scrupolo deontologico-professionale, non solo non è stata toccata dalla disciplinare dell’ordine-confraternita avvocatile, ma ha quasi avuto una coccarda di merito da primo premio.
Ecco perché gli ordini (Csm compreso e per primo) dovrebbero essere cancellati a suon di missili o di droni da “bombardìo”, come ci disse, suscitando la nostra ilarità di studenti liceali, nel 1966, la guida austriaca che ci illustrava le bellezze del castello di Salisburgo.