FIRENZE. La nostra prima volta (che spavento e che piacere strano, cit.). Ragazzi, andate alle assemblee (? Feste? Ricevimenti? Saggi?) degli Ordini professionali: sono istruttivi.
Abbiamo impiegato 26 anni prima di entrare in un tal consesso, nello specifico quello dei giornalisti (quanto tempo sprecato, a casa!).
Ebbene siamo stati catapultati nella commedia dell’arte, quella nata in Italia e definita italiana, prima della rivoluzione teatrale goldoniana.
Nessun testo scritto, ma canovacci, scenografia sobria, introduzione della figura femminile sul palcoscenico. Di stagione in stagione, immaginiamo, sempre più suggestiva, sempre più riuscita, la recita.
I discorsi pregnanti, di chi era partito per fare la rivoluzione e si ritrova pompiere in giacche cucite non proprio su misura, tante intelligenze sonnecchianti vuoi per l’età media generale, vuoi per l’ora del pomeriggio scelta (troppo prossima a quella della pennichella) vuoi infine per gli argomenti finemente studiati.
E che energia per ribadire che noi giornalisti, noi, sì, non siamo corporativi, pensiamo in primis alle altrui libertà, siamo umili e modesti ergo lucidi e geniali come ci riconosceva, molto tempo fa, Franco Battiato.
Noi giornalisti, noi col sederino ben piantato sulla sedia, bello caldo, che ci siamo sempre battuti, ci battiamo e ci batteremo per chi di noi non ha avuto le nostre stesse possibilità di emergere, chi è stato, ed è, vessato dai quei cattivoni degli editori.
Poi d’improvviso, un colpo di scena. Fra teatranti e mestieranti il direttore di “Linee Future”,Edoardo Bianchini, che spariglia le carte, perché, come Goldoni, punta sulla realtà, con i suoi appunti alla sapienza e trasparenza sul Consiglio di Disciplina.
Attimi di panico sulla scena. Terrore, quasi. Infine, come neppur il miglior Sordi, l’Albertone nazionale, l’Attore, “signori, non è il contesto giusto per parlare di questi temi (giusto, ma qual è quello giusto?), dapprima si premia e poi non scappate: si mangia!”.
Alé! Anche i giornalisti hanno uno stomaco (da riempire).
[Gianluca Barni]
Vedi anche: giornalisti. «sconti a nessuno: la commissione di disciplina non va»
Infatti caro Gianluca, chi è che mi ha consentito di pubblicare, messo dentro il mio post economico settimanale, un link, di un giornale straniero ovviamente, dove si parlano dei traffici ISIS-mafia-camorra-porti italiani? Linee Future. E sugli altri giornali? Il nulla. Eppure mi sembrerebbe importante capire come mai non ci sono attentati in Italia…già, cari giornalisti della Nazione e del Tirreno (ma pure del Corriere e simili….): come mai non ci sono attentati in Italia? Ma vi viene voglia ogni tanto di chiederlo a renzi o volete davvero darci ad intendere che il merito è di Angelino Alfano?
Buona giornata!
Ricorda sempre, Massimo: siamo lucidi e geniali, noi.
Buffettino squisito, elegante, crema chantilly ai frutti di bosco, canapè sfiziosi e bevande gustose e sobrie … l’autore del pezzo però era a dieta ☺
se volete la prossima volta viene il Platano Picchiatore con voi: oltretutto gli basta un po d’acqua e qualche cacchetta di cane come buffet.
… mi sono perso, purtroppo, la parte migliore. Pardon… la parte peggiore dello splendido pomeriggio.
Pensandoci bene, ma questo paesucolo che si chiama Italia, cosa può dare ai giovani? Un Renzi in formato Napolitano…?
o un Napolitano formato Renzi…..