AGLIANA. «Al Presidente del Consiglio Dott. Fabrizio Alfredo Nerozzi; Al Sindaco, Assessore alla P.M. e Personale, Dott. Giacomo Mangoni; Alla Segretaria Generale Dott.ssa Donatella D’Amico, Responsabile Anticorruzione…»: comincia così una «interrogazione urgente con risposta orale in consiglio comunale e contestuale richiesta di parere del segretario comunale circa la responsabilità disciplinare, amministrativa, contabile e penale ravvisabile nella questione sotto descritta».
Il documento (se ne parlerà al prossimo Consiglio), consegnato al protocollo da parte di Fabrizio Baroncelli, Capogruppo di FdI-AN Agliana, e Luca Benesperi, Capogruppo di Obiettivo Agliana, ha come oggetto (ecco la «questione sotto descritta») «veicoli sottoposti a fermo amministrativo – custodia e rottamazione veicoli non ritirati o reclamati – determina n. 60 del 19/12/2014 dell’ex comandante pm dott. Andrea Alessandro Nesti – Responsabilità».
Sappiamo perfettamente che, messa in questi termini, la questione può risultare un po’ oscura, ma per questo cerchiamo di fare chiarezza.
Il 19 dicembre del 2014, quattro anni e qualche mese fa, l’ex comandante della polizia municipale di Agliana adotta un provvedimento (la determina 60, appunto) con l’assunzione di un impegno di spesa per un totale di € 11.340,88 a favore della ditta “Officina Autostrada snc” a saldo di quanto dovutole, ma – attenzione – nella stessa determina assunta dal dottor Andrea Alessandro Nesti «si dà atto che per la spesa da sostenere non verrà fatto ricorso al sistema convenzionale previsto dall’attuale programma di approvvigionamenti in rete della pubblica amministrazione attraverso la CON.S.I.P. S.p.a, visto che non “prevede la fornitura sopra indicata” (non specificando di quale fornitura si tratti)».
Insomma: l’Officina Autostrada snc a quel tempo ha fornito al Comune di Agliana “qualcosa” (cioè “la fornitura sopra indicata”, espressione vaga e non specificata) che la polizia municipale, e l’allora comandante Nesti, non potevano ottenere attraverso la legittima via della Consip.
Nel «dispositivo dell’atto si impegna genericamente la somma di € 11.340,88 imputandola al capitolo intitolato “Acquisto beni Polizia Municipale” (Cod. Bil. 1030102) senza indicare a favore di chi (evidentemente con una tecnica di economia redazionale che lascia perplessi) quest’importo debba essere versato, facendo un mero richiamo a quanto indicato in premessa, contrariamente a tutte le altre Determinazioni adottate dall’ufficio, che nel dispositivo indicano, in maniera chiara, a favore di chi debbano effettuarsi i pagamenti»: così si esprimono i due consiglieri che hanno presentato l’interrogazione.
Attenzione: se la spesa è imputata a un capitolo di «acquisto beni», di quali beni si tratterebbe per la precisione? E dove sono finiti questi “beni” comprati a firma dell’ex-comandante Nesti dall’Officina autostrada snc? E se per caso si dovesse trattare, invece, di somme dovute per il servizio di custodia di alcune motorette lasciate in officina per anni, per quale motivo invece di scrivere «fornitura di servizi» l’allora comandante Nesti ha scritto (e sottoscritto) che si trattava di “beni” acquistati?
Da qui Fabrizio Baroncelli, Capogruppo di FdI-AN Agliana, e Luca Benesperi, Capogruppo di Obiettivo Agliana, hanno scatenato l’offensiva contro l’ex-comandante della polizia municipale adombrando l’ipotesi di responsabilità disciplinari, penali, amministrative e contabili a carico del dottor Andrea Alessandro Nesti: ed è per questo che, per quanto ne sappiamo, hanno inviato il testo anche alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza e alla Corte dei Conti. Fin qui il fatto, sobrio, essenziale, secco.
DIRITTO DI CRITICA
Da qui in giù, qualche riga di libera critica. Nesti è, da tempo, al centro di una vicenda che lo vede coinvolto in una serie di disavventure che perlopiù non dipendono da lui, ma da amministratori improvvidi del Comune di Agliana e da una gestione della cosa pubblica piuttosto discutibile, cooptativa e parziale.
Ciononostante l’ex-comandante ha fatto e fa di tutto per farsi vedere con querele, esposti, memorie e comportamenti, proprio quando una posizione di assoluto riserbo gli sarebbe molto più utile per non accendersi fanali e riflettori addosso.
Istigato, forse, anche da amministratori che, anziché sanare le irregolarità di cui era oggetto e per le quali ha perso il posto di comandante, lo hanno, in qualche modo, spinto alla superbia anziché rimediare le irregolarità del concorso, di cui era stato vittima, seguendo con umiltà i suggerimenti del Tar, Andrea Alessandro Nesti “gradirebbe” che i giornalisti lo ignorassero, in un’ottica – ovviamente – del «non disturbate il manovratore».
In questi ultimi due anni, chi scrive si è distaccato dalla cronaca e ha prodotto solo tre pezzi tre, convinto che è inutile cercare di fare chiarezza, una chiarezza che, alla fine, nessuno (e i pochi sono sempre nessuno) vuole, perché scomoda in quanto impegnativa.
Ma a questo punto, recuperato il minimo edittale di dignità e di orgoglio dopo più di cinquant’anni di giornalismo sempre servito in nome della verità, vorrei invitare l’ex-comandante a riflettere che, quando si è giornalisti, e di razza, nessuno può toglierci la parola: Non debemus, non possumus, non volumus, disse Pio VII. Perché non expedit essere «cani da guardia della democrazia» con la diarrea al sedere.
Se il dottor Nesti non sa cosa stiamo dicendo, può sempre farsi aiutare nell’esegesi da qualche volenterosa Blimunda erratica per quello che è lo squinternamento della “terra di mezzo” di Internet.
[Edoardo Bianchini]
Scarica Interrogazione veicoli in fermo amministrativo
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Al link che segue trovate tutta la documentazione ufficiale, compresa la determina n. 60 del 19/12/2014 di cui si parla nell’articolo. Scarica Nesti_motorini_14
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