giornalisti & minacce. MA CHE RAZZA DI FIGURACCIA, SIGNORI DELL’INFORMAZIONE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA!

Istituzioni, quanta ipocrisia! Tutti in fibrillazione per garantire la libertà di obbedire a chi vuole imporre la propria legge del tornaconto


Ordine dei giornalisti e commissioni di disciplina? Nell’insieme una cosa che potrebbe definirsi una grande corporazione ma di piccoli uomini o di nani

 

BASTA ESSER DEL PIDDÌ,

CHI TI LEVA PIÙ DI LÌ?

 


 

Avanti, Covid, | alla riscossa, | la linea rossa | trionferà! | E se qualcuno | glielo impedisce | loro ti bucano | perfìn le bisce!

 

IERI, 6 settembre, abbiamo pubblicato un comunicato dell’ordine dei giornalisti della Toscana con cui si dava notizia che si erano riuniti i comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica di Firenze e Pistoia in relazione alle minacce rivolte contro giornalisti toscani fiorentin-pistoiesi.

Sono convinto che tutti i discorsi fatti in quegli organismi, costituiti per soffiare borotalco negli occhi della plebe, devono essere stati peggiori assai delle manifestazioni del Covid: la pallina rossa cinese con tutti i ciuffetti toglie l’ossigeno al corpo, mentre la retorica rossa fiorentin-pistoiese asciuga l’ossigeno mentale di chi già, di ossigeno, ce ne ha il minimo edittale per la sopravvivenza di un unico neurone.

Volevate, forse, che l’ordine non si muovesse a difendere i compagni? L’ordine, per quanta esperienza ne abbia fatta io, dal 1972 al marzo 2021, difende solo i compagni. Allargo la macchia: in Italia oggi le uniche tutele ce le hanno (sotto l’ombrello degli ordini professionali di chi scrive, come diceva Giampaolo Pansa in Comprati e venduti) solo i compagni.

Basta questo fatto – minacce alla stampa – per l’esame della situazione. Attenti:

 

Graditi al Sistema

 

  Sgraditi al Sistema

 

Gente di Report Pistoia viene fatta segno di insulti e minacce da pericolosissimi No-Vax non graditi a Mattarella e Draghi.
Si scatenano ordine dei giornalisti e associazione stampa, i prefetti (cariche ormai inutili) si mobilitano e i comitati-sicurezza suonano le montaliane “trombe d’oro della solarità”…
Il mondo è salvo e Draghi può vaccinare chi vuole. Tutti sul tappeto da preghiera.
Il Bianchini e Linea Libera iniziano una lotta dura alla corruzione del Comune di Quarrata, e un’affiatata coppia di giudici della procura di Pistoia gli affibbia ben 104 giorni di arresti domiciliari a “bischero sciolto”: ma lui è uno stalker pericoloso perché ha chiesto di fare pulizia di abusi edilizi e d’ufficio, di falso ed altro. Né ordine né associazione stampa osano fiatare. È un rompipalle.

 

Abbiamo dei meravigliosi tutori delle libertà costituzionali e possiamo dormire tra due guanciali. Ovviamente dopo aver offerto il braccio, come richiede la legge della servitù della gleba, a 1, 2, 3, 4, 5, 6 punture e richiami salvavita da qui a chissà quando.

Tutti in fibrillazione per garantire la libertà di obbedire a chi vuole imporre la propria legge del tornaconto.

Ai comitati popolar-demokrat-rivoluzionari del nuovo ordine mondiale colorato loggia-Ungheria, l’ordine dei giornalisti (i personaggi muti dell’informazione) hanno fatto partecipare il pistoiese Maurizio Gori, pubblicista, ex-dipendente pubblico, che ha lavorato per anni alla procura di Firenze in polizia giudiziaria.

Devo dire che lo consideravo un amico. Ci trovavamo sempre a palazzo vescovile per l’incontro annuale del vescovo con la stampa in occasione del patrono San Francesco di Sales.

Poi me lo sono rivisto davanti – proprio in commissione di disciplina – per valutare le colpe di una non-giornalista, a giudizio di molti velinara e tromboviolinista (mapperò fedele al Pd), in una situazione di incompatibilità schifevole (è il meno che si possa dire) fino al 2015.

Maurizio Gori era membro della commissione insieme a Laura Pugliesi, presidente; e Fabrizio Morviducci, segretario; e dopo un preesame della tromboviolinista incompatibil-velinara a cura di Gianfranco Borrelli, ex caporedattore del fu-Tirreno. Nel gennaio di quest’anno costei è stata vergognosamente & massonicamente prosciolta da tutto, pur essendo tutto documentalmente provato. Maurizio Gori, per esperienza professionale, capirà senz’altro il significato di documentalmente provato.

Uno strumento caro al potere: il tromboviolino o violinofono. Va di moda fra i giornalisti, specie se impiegati in uffici stampa pubblici. Ma all’Ordine gliene frega!

Sapete chi era l’avvocato che ha difeso la tromboviolinista? Era l’assessore alla Legalità del Comune di Quarrata, iscritta in ciabatte all’Anpi, Francesca Marini, sostenitrice di Marco Okkióne Mazzanti e collega dell’assessore all’urbanistica Simone Niccolai, arcinoto per le costruzioni di capannoni abusivi dietro la sua abitazione.

L’avv. Francesca Marini. Buon per lei che difende la legalità di Quarrata!

Ora mi chiedo: certi giornalisti sono degni di fede o solo diffusori di covid-news?

E non venga in mente, a nessuno di voi, di fare altre querele. La procura di Pistoia, ne sono certo, le prenderebbe a braccia aperte perché vorrebbe farmi fuori (chissà per proteggere chi…): ma se pubblico – e non ho problemi a farlo, succeda quel che succeda – tutto il papiro dei documenti e delle registrazioni di quel procedimento disciplinare schifevole (e non l’unico, peraltro) in cui è stata assolta la tromboviolinista del Pd, ne venite fuori tutti pesti come le arance spiaccicate per terra durante il Carnevale di Ivrea.

Perché i fatti, alla fine, cari democratici una mazza, parlano da sé!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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