giornata del migrante. MA SE NON VENGONO DA “PAESI MERDA” PERCHÉ LI ACCOGLIAMO?

Lo schiaffo del politicamente corretto.

PISTOIA. O gli immigrati clandestini provengono da shit holes, ovvero da “posti di merda”, oppure col cavolo che noi abbiamo il dovere di accoglierli. Anzi, neanche sussisterebbe la possibilità di farli arrivare qui.

Ha creato un gran chiasso mediatico l’affermazione spazientita di Donald Trump sulla sua volontà di non rimpiazzare gli americani con persone che arrivano da brutti posti, da paesi di merda come Haiti o altri luoghi devastati da calamità naturali, dalla povertà o da dittature spietate che si fottono costantemente gli aiuti umanitari che l’Occidente cattivo e razzista gli invia.

Tanto per cambiare, quando il mainstream grida allo scandalo, col pallosissimo New York Times in testa a capeggiare la rivolta e i leccaculo italiani al seguito, significa che il presidente degli Stati Uniti ha fatto centro un’altra volta. E, soprattutto, che i democratici si ostinano a sottovalutarlo, impegnati come sono nella demolizione del pazzo che sta rendendo l’America great again.

Perché la questione ci riguarda? Beh, innanzitutto perché i rompipalle americani hanno esportato questo odioso modo di affrontare la dura realtà, chiamato politicamente corretto, anche nel nostro continente.

E poi perché la Giornata del migrante e del rifugiato (è questo il nome corretto? Chissenefrega) dobbiamo sorbircela anche noi, coi predicozzi dei don Biancalani e delle Boldrini e dei Grasso, liberi, uguali, con noi schiavi della loro ideologia.

La locandina della giornata

Sarebbe interessante poter chiedere ad uno degli immigrati che fuggono a gambe levate dall’Africa se il suo paese è un buco di merda o un’oasi tropicale, angolo esotico, che merita d’essere vissuto, apprezzato nelle sue particolarità, la malaria, le capanne, la terra attorno ai piedi, le scuole inesistenti, gli ospedali da campo, i cinquanta gradi all’ombra e la più generica assenza di un qualche barlume di civiltà.

O il posto di merda non è più di merda per via del tamburellare dei giovani sui tamburi, unica cosa che son riusciti ad esportare oltre alla miseria e alle malattie e con cui ammorbano le cene nelle pizzerie del rifugiato, con menù del giorno… clandestinità, evasione e pizza.. all’erba?

Tutto ciò, è evidente, non fa degli immigrati dei profughi automatici, ma è certamente ovvio che costoro non provengano dal paradiso terrestre: il punto è che neanche qui tira una buona aria, quindi è il caso che ognuno rimanga nel proprio shit hole e faccia il possibile per sistemarlo.

Oppure l’Africa (ma soprattutto quella centrale da cui provengono i negri e non i neri, (perché noi qualifichiamo le persone in base al luogo di provenienza e non al colore della loro pelle) è divenuto il miglior continente sulla Terra dove conviene nascere, vivere e morire?

Perché se così fosse, e quindi se The Donald avesse detto una minchiata, l’accoglienza umanitaria pretesa e prestata dai don Biancalani e le Boldrini e i Grasso, liberi, uguali, con noi schiavi della loro ideologia, andrebbe a farsi friggere.

E andrebbe a farsi friggere anche la loro più grande fantasia erotica: (ri)popolare il nostro paese con chiunque non sia europeo, cristiano e laico.

Trasformando così l’Italia in un vero e proprio paese di merda.

[Lorenzo Zuppini]

 

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