giostra dell’orso. «ENPA? I SOLITI IPOCRITI INCONCLUDENTI»

giostra medioevalePISTOIA. Riceviamo una lettera da un gruppo di rionali pistoiesi, con la richiesta di mantenere l’anonimato:

Gentilissima redazione di Linee Future,
dopo aver letto più volte i comunicati di associazioni sedicenti animaliste vorremmo replicare alla signorina Rossella Ghelardini di Enpa e a quanti si proclamano paladini dei diritti animali.

Siamo consapevoli che per avere un po’ di visibilità ogni mezzo è lecito, ma quello che non sopportiamo è la facilità con cui si tira in ballo una giusta causa. Il divieto di usare animali per divertimento degli uomini, nobilissimo principio, per la giostra dell’orso viene tirato in ballo solo in modo strumentale.

Non ci risulta in realtà un lodevole impegno delle suddette associazioni contro l’uso di animali allevati nei lager intensivi, macellati e venduti nei supermarket cittadini o nelle botteghe e nei ristoranti della Sala.

nuova immagine della campagna Enpa e Oipa
Nuova immagine della campagna Enpa e Oipa

Perché non vediamo manifesti giganti sulla vera e propria carneficina di polli, bovini e suini che finiscono nelle tavole della maggior parte della popolazione? Perché non ci sono sit-in davanti ai supermercati o alle macellerie?

Suggeriamo maliziosamente, come risposta, ciò che pensano in tanti: tutto sommato i cosiddetti animalisti di professione hanno solo bisogno di una rendita ideologica sicura, non sono capaci di smuovere le coscienze e cambiare le abitudini alimentari fondate sul genocidio di animali.

Altrimenti avrebbero portato a casa qualcosa e magari si batterebbero anche contro l’uso di cani e gatti da compagnia, tenuti in appartamenti di città, fuori dall’habitat naturale, sfruttati come pupazzi e senza più dignità.

Va tutto bene così? In centro è pieno di cani costretti al guinzaglio che al massimo possono zampettare sull’asfalto e crediamo che il silenzio di Enpa e Oipa su questo sfruttamento tanto di moda sia eloquente circa i reali obiettivi di queste realtà.

Se andassero a Siena a condividere i loro proseliti sui cavalli sarebbero letteralmente asfaltati: si accontentano allora di emergere in una città priva di tradizioni radicate e di passione civica vissuta.

A questo punto noi facciamo una proposta a chi si dichiara animalista: se veramente volete adoperarvi per i diritti degli animali, andate presso il vostro rione e siate propositivi! Date una mano e qualche idea a risvegliare la partecipazione della gente! Fate delle proposte per i giochi del 25 luglio, dove ci possano essere gli animali, magari senza competizioni e senza rischi.

Insomma, prima di lamentarsi e basta comodamente in pantofole, con le solite polemichette di provincia, bisognerebbe provare ad animare in qualunque modo le attività dei rioni. È un modo per mettersi in gioco e andar oltre la tristezza di questa città sempre pronta a litigare. Vi aspettiamo

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9 thoughts on “giostra dell’orso. «ENPA? I SOLITI IPOCRITI INCONCLUDENTI»

  1. Gentili Sig.ri…io non faccio parte dell’ENPA, condivido in linea di principio quanto dite sui due pesi e due misure riservati agli animali a seconsa che si mangino o che vengano intesi come compagnia, ma ciò detto non mi va bene il vostro benaltrismo….se uno vi da di ladro voi potete rispondere che quell’altro ruba di più….se il tema è “i cavalli della Giostra dell’orso è su questo che si argomenta sennò tanto vale andare ad urlare da Giletti a Domenica In.
    Quanto ai senesi…eviterei accostamenti con gente che quando si parla di pailo esce di senno. Non è un bell’accostarsi. In merito all Giostra comunque penso che gli incidenti ai cavalli siano stati un pretesto….sarebbe bene che ogni tanto i politici provassero a trattarci come adulti e a dire la verità.
    Massimo Scalas

  2. scusate era: se uno vi da di ladro voi NON potete rispondere che quell’altro ruba di più

    e anche il rsto è un po da analfabeta…ero di furia…ma si capisce…

    1. Buon giorno Silvia…anche io sono vegetariano (non vegano: anche se le uova e i formaggi li prendo da contadini della zona…evito di dare soldi ad allevamenti intensivi) e sono per lo più d’accordo con Lei. Resta il fatto che secondo me non è per riguardo ai cavalli che non si fa più la Giostra….naturalmente è una mia “sensazione personale”.
      Complimenti per la sua attività, ieri, oggi e domani sarete sempre trattati come dei misantropi che odiano il genere umano. ma noi sappiamo che spesso è vero il contrario e se ho una certezza è che chi maltratta gli animali (e qui esco dalla polemica sui cavalli della Giostra), magari torturandoli o gettandoli da un’auto in corsa è gente abbietta che se non fosse per il timore del carcere non si farebbe nessuno scrupolo nel fare lo stesso con le persone, che non stanno loro simpatiche…
      Buona giornata
      massimo scalas

  3. In termini calcistici la lettera anonima verrebbe definita “fallo di frustrazione “.

    1. Divieto di usare animali per divertimento? Io con i miei cani mi diverto moltissimo e stare insieme a loro è sempre un piacere reciproco.Proprio per questo non mi sognerei mai di portarli a una competizione che gli risulterebbe sgradita

    2. Secondo Eurispes dal 2014 al 2015 in Italia i vegetariani/vegani sono aumentati del 15% ( da 3,7 a 4,2 milioni ). Per questo motivo i media si occupano abitualmente di loro ed è diventato normale trovare prodotti veg nei negozi e ristoranti. Merito degli animalisti? Anche. Merito soprattutto di persone intelligenti che hanno capito cosa vuol dire divertirsi con gli animali

    3. Io una proposta ce l’avrei. Si potrebbe organizzare un bel torneo di calcio in costume dove persone adulte orgogliose e consapevoli potranno mostrare al pubblico il meglio delle loro capacità

    Un cordiale saluto ad Anonymous

    Roberto

  4. Solo il fatto che questi “signori” si nascondono dietro l’anonimato la dice lunga sulla serietà di queste persone, ma aldilà di cio’ in Italia siamo abituati a lamentarci di tutto e ci lamentiamo anche di chi si lamenta. Queste persone affermano che l’ENPA non si occupa anche di tutti gli altri animali del mondo… ma cosa vuol dire? un ente sposa una causa e persegue per quel risultato, non deve per forza affrontare tutte le altre cause. Se la vita cittadina è triste non è certo per colpa dell’ ENPA, Pistoia ormai vive solo del Blues e del mercato del sabato per il resto Zero assoluto, perche Voi dei rioni non organizzate qualcosa invece di lamentarvi e basta per la giostra che è saltata per un anno?

  5. Non prendo le difese né di ENPA, né di OIPA perché le non conosco a sufficienza e non so se ci sia stato un “lodevole impegno delle suddette associazioni contro l’uso di animali allevati nei lager intensivi, macellati e venduti nei supermarket cittadini o nelle botteghe e nei ristoranti della Sala” tuttavia ricordo che l’impegno di persone e associazioni contro queste barbarie esiste ma purtroppo non ha suffiente visibilità perché ci sono troppi interessi in ballo ed è raro trovare mezzi di comunicazione che abbiano il coraggio di mettere in mostra ciò che realmente accade nei lager.
    “Perché non vediamo manifesti giganti sulla vera e propria carneficina di polli, bovini e suini che finiscono nelle tavole della maggior parte della popolazione?” Perché le affissioni hanno costi inimmaginabili che le associazioni animaliste e antispeciste non riescono ad affrontare.
    “Perché non ci sono sit-in davanti ai supermercati o alle macellerie?” Non è così semplice ottenere le autorizzazioni. Comunque qualcosa davanti a certi mattatoi accade http://www.nomattatoio.org/
    Affermare “tutto sommato i cosiddetti animalisti di professione hanno solo bisogno di una rendita ideologica sicura, non sono capaci di smuovere le coscienze e cambiare le abitudini alimentari fondate sul genocidio di animali” mi pare senza fondamento: è un’affermazione che va contro i numeri perché le ricerche di mercato danno in aumento le persone vegetariane e vegan e forse questo sarà anche, ma non solo, merito dei “cosiddetti animalisti di professione”.
    La sparata sugli animali da compagnia “sfruttati come pupazzi e senza più dignità” è la solita solfa a cui abbiamo fatto l’abitudine: quando si vuole dare contro a chi difende i diritti degli animali, ecco che si richiama la loro attenzione sui cani umanizzati riguardo i quali chi rispetta gli animali è certamente dubbioso.
    Riguardo Siena, gli animalisti ci sono andati a protestare ma non è stato loro concesso farlo vicino al palio. Non credo proprio che sarebbero stati “asfaltati” perché i contradaioli erano troppo impegnati ad “asfaltare” se stessi animati dal loro pathos tribale da PALI – I – OLITICO https://www.youtube.com/watch?v=sfKvI4AEAWE
    La sola cosa su cui concordo con la lettera anonima è l’invito “Date una mano e qualche idea a risvegliare la partecipazione della gente!” però asciamo da parte gli animali che coi giochi del 25 Luglio non devono centrare nulla.

  6. Che fastidioso stridore di unghie sugli specchi!!! “Animalisti” miei, avete ragione solo su un punto: le cose si dicono in faccia basta. Gli anonimi ci sono andati giù pesi ma leggendo i commenti hanno usato a ragion veduta l’attributo di ipocriti, rivolto a certi “animalisti”. Ad un link, di Dott. Marina Garfagnoli Educatore Cinofilo Vegana, riportato in un commento c’è scritto quanto segue: “Devo ammettere che ho anche pensato che si, oltre alle manifestazioni (che già noi animalisti facciamo), oltre all’informazione che cerchiamo di fare con ogni mezzo – perchè di informazione e dati scientifici viviamo – sarebbe un’ottima idea che dai manifesti anti-Giostra dell’Orso partisse l’usanza dell’informazione di immagini, su come vivono i cani ed i gatti in canile, su come muore una mucca al macello, su come viene triturato un pulcino. Abbiamo qui un grosso “però”, che qualcuno meglio di me ha riportato in parole in passato. Andando con ordine: bisogna essere il cambiamento che vogliamo veder accadere nel mondo, parafrasando Gandhi; abbiamo il potere, anche quello di togliere il mondo ai folli, parafrasando Patti Smith; il mondo cambia col nostro esempio, non con la nostra opinione, parafrasando Coehlo. E quindi un po’ sorrido, pensando ad un sit-in davanti ad un ristorante, poiché io sono l’esempio di quel che professo e gli animali non li mangio, non li uccido, non li considero inferiori ad alcun essere umano. La lotta all’allevamento intensivo – Gentilissimi Anonimi – si fa, anche e soprattutto, nel proprio piatto, nella propria cucina, boicottando gli acquisti, informando, facendo vedere il nostro mondo, quello che siamo, come viviamo, quello che vogliamo. La lotta allo sfruttamento animale si fa mostrando lo straordinario mondo interiore di specie diverse, studiando l’etologia, praticando il rispetto”.

    Oh, allora, una volta per tutte, anche la lotta alla giostra dell’orso, fatela “boicottando”, “nella vostra cucina”, cioè privatamente, allo stesso modo di quella contro la bistecca insomma, senza la pretesa assoluta di imporre la vostra ideologia a tutta una città. Proponete il referendum, fatevi la campagna elettorale e se vincete tanto di cappello!
    Capisco che usare dati a casaccio sia utile per una qualche parvenza alle vostre tesi, ma la diminuzione di carne è dovuta più che altro alla crisi economica, solo in minima parte al cambiamento etico. Fatevene una ragione e approfondite i dati, lo so che leggere comporta tempo e fatica, ma per essere precisi e attendibili non ci sono altre strade.

    E poi per favore piantatela con questo ridicolo idealismo. Volete che gli animali abbiano le stesse condizioni degli uomini, ma guardate in che condizioni vivono gli uomini: profughi, guerre, sfruttamento, povertà, emerginazione, droghe etc. Uscite dalla bambagia e impegnatevi anche per qualcosa di serio, vedrete che anche gli animali, forse, staranno meglio

  7. Gentilissima Donatella…avevo mollato l’argomento…ma leggendo il suo post non posso che ributtarmi nella mischia: non sono un talebano, non metto gli animali sullo stesso piano dell’uomo (anche se a volte hanno più buon senso di noi umani), sono diventato vegetariano in età adulta, ma proprio perchè me la sono “spassata” per i primi decenni della mia vita non mi piace impartire lezioni morali a chi la carne la mangia. Così in casa nessun altro è vegetariano e penso che questa debba essere una scelta libera e individuale però…però quanto sarcasmo fuori luogo nelle sue parole, quanta supponenza al limite della derisione. la trovo decisamente acida per dirla tutta. Mi permetto poi di dirle che anche lei cade nell’errore del benaltrismo, rimproverando a questa gente, che spesso si adopera gratuitamente per combattere la piaga dell’abbandono e del maltrattamento di quelli che comunque sono esseri viventi, di non pensare alle persone che soffrono.
    Ma cosa c’entra? L’argomento è “i cavalli della Giostra dell’Orso”. Punto. Il resto è moralismo facile, condito di facile processo alle intenzioni o alle non intenzioni e viziato dall’essere privo di basi concrete, dato che lei non conosce e quindi non sa nulla di queste persone (e io neppure).
    C’è poi una sua frase “Oh, allora, una volta per tutte, anche la lotta alla giostra dell’orso, fatela “boicottando”, “nella vostra cucina”, cioè privatamente, allo stesso modo di quella contro la bistecca insomma, senza la pretesa assoluta di imporre la vostra ideologia a tutta una città. Proponete il referendum, fatevi la campagna elettorale e se vincete tanto di cappello!”
    …che mi lascia alquanto perplesso….naturalmente sono io che non capisco, ma se Lei è così gentile da spiegarmi come si possa fare “la lotta alla Giostra dell’orso privatamente” gliene sarei molto grato….e poi…mi sembra che in democrazia sia lecito manifestare pubblicamente il proprio dissenso: se questo diviene maggioritario avrà la meglio sul comune sentire altrimenti tutto resterà com’è. Questo è il modo che da sempre ha portato cambiamenti nella storia dell’umanità. In definitiva penso che se siamo esseri umani, dobbiamo dimostrarlo, comportandoci umanamente verso chi non la pensa come noi e magari verso gli altri esseri viventi che hanno avuto la sfortuna di arrivare qua non sotto forma di Donatella Benti nata con la camicia nel posto giusto, nel giusto momento storico (ma pensi che culo che ha: l’unico periodo storico da millenni in cui non c’è una guerra da 70 anni nel continente più ricco del mondo….), ma di gallina d’allevamento intensivo o di pulcino maschio che non serve e quindi viene triturato vivo alla nascita…lei pensa forse e davvero di essere quello che è, per sua volontà? Si ricordi che è quasi tutta buona sorte quello che Lei è…bastava nascere dall’altra parte del Mediterraneo e magari le mozzavano la testa. Meno arroganza please.
    In ogni caso se ne ha lo stomaco e il coraggio spippoli un pochino questo sito…si guardi i video
    http://www.peta.org/features/10-shocking-peta-videos/
    e magari poi, se vuole approfondire, prima di sentenziare si legga anche il bel libro di Safran Foer, “Se niente importa. Perchè mangiamo gli animali”, dove scoprirà che ne va anche della sua salute e che il 40% dell’inquinamento da Co2 è dovuto agli allevamenti. Scoprirebbe, infine, visto che gli uomini le stanno a cuore, che per far mangiare la carne a lei, si nutrono gli animali con un miliardo di tonnellate di cereali ogni anno: questi, se dati alle persone azzererebbero la fame nel mondo…i bambini morti per gli stenti. Questo dimostra che queste persone un po sopra le righe, lottando per gli animali pensano anche alle persone che non hanno da mangiare e all’ambiente da lasciare ai nostri figli. E comunque, in definitiva, un posto dove ogni anno vengono macellati 54 miliardi (ha capito bene) di animali Lei come lo definisce? Un paradiso o un’inferno? Paradiso per chi? Inferno per chi?
    Massimo Scalas

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