giostra dell’orso. LA VITA DEI CAVALLI ANCORA IN GIOCO

cavalliPISTOIA. Scrive Paola Re:

Gentili signori e signore,
ho appreso dai mezzi di informazione che il 25 luglio a Pistoia si svolgerà la Giostra dell’Orso.

Nella Giostra del 2014, Oracle Force e Golden Storming, i due cavalli infortunati nella corsa, furono soppressi dopo che i veterinari ebbero verificato le gravi conseguenze riportate nelle rovinose cadute. I due fantini se la cavarono con qualche contusione; loro furono curati, i cavalli no.

La gara terminò senza l’assegnazione del Palio: fu la prima volta che accade, proprio nell’anno in cui la Giostra dell’Orso si svolgeva con la supervisione del Coni. Questo la dice lunga su come contino le presunte misure di sicurezza in queste corse.

Il Sindaco dichiarò: “La manifestazione, così com’è, non continuerà. Le numerose nuove normative introdotte non sono state sufficienti a garantire la sicurezza di cavalli e fantini. Occorre una riflessione seria e approfondita dell’intero consiglio comunale e di tutta la città… La decisione nasce da motivi compassionevoli”.

E fu così che nel 2015 la Giostra fu sospesa. Non ho mai creduto nei motivi compassionevoli. Forse questo era il minimo da dire per salvare la faccia ma ecco che nel 2016, anziché salvarla davvero prendendo la decisione giusta, in nome di quei diritti animali sbandierati nel suo programma di mandato, il Sindaco se ne lava le mani proponendo un referendum, facendo capire che i cavalli, più che animali, sono un mezzo per la buona riuscita di una manifestazione. Sta quindi al popolo sovrano decidere, in barba al fatto che proprio il Sindaco è responsabile in prima persona della salute e del benessere degli animali su suolo comunale.

Il referendum (vedi) dà risultati discutibili.

Affluenza. Votanti: 4033. Non votanti: 68706. Totale: 72739
Risultati. Sì: 2602. No: 1431. Totale: 4033

Su 72.739 persone con diritto a esprimersi, solo 2602 persone vogliono che i cavalli corrano alla Giostra.
I numeri fanno trionfare i Sì ma spesso i numeri per i politici sono come i lampioni per gli ubriachi: servono più per sostenerli fisicamente che per illuminarli.

La risposta a questa spinosa questione non va cercata nei numeri ma nella riflessione. La vita di quei cavalli dipende dal volere di 2602 persone in una città che ne conta quasi 100mila. Il Sindaco di Pistoia è stato… democratico… proponendo un referendum, il mezzo democratico per eccellenza!

La vita dei cavalli vale un referendum? Un divertimento? Una tradizione?
Purtroppo Pistoia si è persa in una mistificatoria dimostrazione di democrazia che di speranzoso non ha proprio nulla. L’amministrazione comunale di Pistoia è ricorsa al referendum facendo prevalere il parere della sua cittadinanza sulla vita dei cavalli, come a dire che se la maggioranza della cittadinanza vuole continuare a divertirsi così, allora questo divertimento sui generis prosegua pure indisturbato.

Due momenti della giostra
Due momenti della giostra

Certe amministrazioni comunali che deliberano spazzando via spettacoli retrogradi e incivili tengono accesa la speranza che non tutto è perduto.

Rispetto al Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, c’è chi ha saputo fare di meglio. A Venaria (To) era in auge da parecchi anni la corsa degli asini al Palio dei Borghi e il Sindaco ha fatto ciò che si dovrebbe fare in ogni città che presenta questo genere di spettacolo: abolirlo, “(…) confermato quanto era stato annunciato nel programma elettorale dell’anno scorso, ribadendo l’intenzione di proibire “su tutto il territorio comunale di qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico che contempli in maniera totale, oppure parziale, l’utilizzo di animali sia appartenenti a specie domestiche sia selvatiche”. (…) Una motivazione a cui l’amministrazione ha deciso di associare anche una citazione di Gandhi, “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”.

Pistoia è città d’arte, “capitale italiana per la cultura 2017” così come Lodi fa parte del “Circuito Città d’Arte della Pianura Padana” (vedi). Quest’ultima è teatro di un palio che dovrebbe fare scuola: è la “Cursa dei cavai” praticata da esseri umani con splendidi cavalli in cartongesso (vedi). Ecco la giostra e la corsa: sono 9 minuti di educazione civica che invito l’amministrazione comunale di Pistoia a visionare e a farne tesoro.

Le persone partecipanti mostrano abilità, competitività e voglia di divertirsi. Vedere la “Cursa dei cavai” anche in versione junior, con bambini e bambine, è confortante perché mostra l’insegnamento che si vuole dare al mondo dell’infanzia: i cavalli non sono macchine, oggetto di divertimento, fenomeni da baraccone ma compagni e compagne di vita.

Questo è il messaggio che devono dare le istituzioni, l’unico civile.

Paola Re
Responsabile Petizioni Freccia 45

Info: Associazione per la protezione e difesa animale, http://www.freccia45.org/, Campagna “No Harlan”, http://noharlan.org/ – e-mail: info@freccia45.org. Per donazioni: iban: IT44B0521622900000000002277 Banca Credito Valtellinese, Associazione di promozione sociale Codice Fiscale 92055280132.

Vedi anche: https://www.linealibera.it/giostra-dellorso-e-adesso-spronate-i-ronzini/

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2 thoughts on “giostra dell’orso. LA VITA DEI CAVALLI ANCORA IN GIOCO

  1. Gentile Paola…i cavalli non votano……e il filosofo filosofeggiante è un gran furbastro, (all’italiana s’intende….) che ha fatto un bel referendum senza quorum minimo di partecipazione e ha pure fatto finta che sia vincolante….
    Massimo Scalas

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