PISTOIA. Tragedia della disperazione a Pistoia. A togliersi la vita, questa al momento è l’ipotesi, un giovane ghanese, disperato e senza fissa dimora. L’uomo si sarebbe ucciso impiccandosi.
A quanto sembra il giovane sarebbe stato trovato tutto sfigurato dai morsi dei ratti. Secondo il medico legale il giovane sarebbe morto da almeno una ventina di giorni. Senza che nessuno se ne rendesse conto o lo cercasse.
A darne la notizia è stato don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, con un post sul suo profilo facebook che sta scatenando una serie di reazioni e commenti. Il giovane non rientrava all’interno dei progetti di accoglienza del parroco pistoiese che, al momento senza alcun tipo di commento personale, ha scelto di informare i suoi “amici” sul social network.
La “giovane vita sfuggita all’odio”, ad una morte causata forse dalla crudeltà, dall’indifferenza quotidiana, dalla solitudine, viene accostata da taluni al problema dei numerosi artigiani che si suicidano per problemi dovuti alla crisi economica come se ci fossero morti di serie A e di serie B. E questo sta alimentando commenti di ogni tipo.
“Purtroppo — si legge tra i commenti — ogni giorno persone di ogni razza e ceto sociale si tolgono la vita perché presi dalla disperazione o per il mal di vivere.. Usare questa notizia per fini politici e di visibilità è molto triste e squallido”.
La morte, anche questa merita rispetto e silenzio.
[Andrea Balli]