giovedì siderali. “VITA DI PICCIU, L’AMICO CHE NON SI VEDE”

La copertina

PISTOIA. Giovedì 13 dicembre dalle ore 19.30, nuovo appuntamento con I Giovedì siderali, gli aperitivi nello Spazio, lontano dai rumori del mondo.

Questa settimana ci sono due amiche novelle editrici, una illustratrice, una psicologa, una nonna di nome Bruno, una probabile musicista e un amico che non si vede con indosso scarpe da merenda…

La storia va avanti oppure resta così. La vita è una scoperta e ci sono compagni di viaggio adatti a soddisfare il bisogno di fantasia. Uno di questi è senz’altro Picciu.

Una serata all’insegna del tutto è possibile, dei mondi immaginari, dei coriandoli e di molto altro.

Vita di Picciu. L’amico che non si vede è la prima uscita editoriale di Etrù, realtà culturale nata dall’unione creativa e dall’esperienza professionale di Alice Trippi e Emanuela Baldi.

Dal mondo dei libri a quello dell’arte, Etrù prende le mosse e mette le sue radici nel desiderio di condivisione e nella cura e attenzione alle differenze come valore e ricchezza, guarda per lo più all’infanzia e al mondo che riguarda bambine e bambini, perché nel loro sguardo c’è l’autenticità necessaria alla crescita culturale e sociale.

Il libro Vita di Picciu, in vendita dal primo dicembre, è il frutto di mesi di collaborazione fra le due curatrici e Elena Lombardi, designer e docente di comunicazione visiva e illustrazione. Attraverso le immagini e le parole raccolte fra le pagine, Vita di Picciu dà forma e voce a un personaggio immaginario, un amico invisibile creato dalla fantasia di una bambina vera, un compagno del quotidiano, libero di compiere azioni “normali” o molto originali, che ricordi a grandi e piccini l‘importanza della trasformazione dei limiti in possibilità.

In questo senso, Vita di Picciu è pensato come strumento di diffusione di significati, bellezza, ironia e poesia, ma anche spazio in cui mescolare punti di vista e parlare attraverso epifanie giocose.

Il libro si apre con una nota di Manuela Trinci, psicologa e psicoterapeuta infantile, studiosa di letteratura per l’infanzia: “(…) Picciu conversa nella lingua della tenerezza e insegna che l‘infanzia è una grande avventura, coi suoi amici invisibili, le sue strade inesistenti, i suoi aquiloni, i suoi coriandoli e i suoi luoghi immaginari, segreti e invalicabili, da proteggere nel loro mistero come un‘oasi ecologica, perché lì – e solo lì – avvengono i processi creativi e l‘invenzione di se stessi”.

[lo spazio]

 

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