girone della cacca. REQUIEM AETERNAM DONA EIS, DOMINE. ET LUX PERPETUA LUCEAT EIS!

La procura deve solo vedere e reprimere i giornalisti che dicono la pura verità e a ragion ben veduta perché – stando ai fatti – sanno leggere e capire quello che leggono assai meglio del procuratore e dei suoi sostituti, dotati di requisiti inquisitorii limitati al solo per adoprare il copia-incolla di Microsoft?


Metafora della giunta quarratina che si regge per caso
e contro la forza di gravità come le pietre della foto


PUR SE TIENE TUTTI IN PIEDI

NON LO SENTI E NON LO VEDI


 

Che pena questa città in mano a personaggi cotali, sena onore e senza pudore! Non lo sanno che la verità ha una voce che non si può silenziare? Non hanno studiato la storia?

 

È vero: la giunta di Quarrata si basa su un tavolo a tre zampe. Ma la zampa più im-portante, perché porta, è proprio il Mazzanti.

Da decenni questo luccianese trasferito a Quarrata e acculturatosi alla Casa del Popolo e a La Pineta, dove giocava costantemente a burraco; questo lettore di libri di avventure; questo protettore della corruzione del suo Comune; questo trafficatore di indecenze con il suo sodàle Marco Bai, quando salvò il popò di Simone Niccolai e non solo;

questo sceglitore di Iuri Gelli – altro falsario e falso testimone in aula –, quale capo universale e sàtrapo del territorio, che non ha fatto altro che peggiorare le cose (Iuri Gelli fu scelto solo perché cognato del segretario Pd della Toscana, ex sindaco di Vinci, Dario Parrini); questo piacione abbracciapreti, politicamente inaffidabile: tutto questo in fila;

con un colpo di reni, questo Mazzanti dagli occhi grandi e brillanti, da vero gatto di quelli randagi e abituati a qualsiasi piroetta; questa specie famelica di sgranatore dappertutto; capace di proteggere i suoi simpatici e rompere i coglioni a chi gli chiedeva l’applicazione delle regole in vigore nel suo Comune corrotto:

costui, con il suo fido Paggio Fernando splendente d’intelligenza fina e snella quanto la zampa di un tirannosauro; benvoluto dal procuratore Canessa e, in séguito, dalla squadra-Curreli accampata, come un esercito lanzichenecco, in procura a Pistoia;

costui è riuscito, come dicevo, con la furberia del pio colono (di quelli che però non hanno mai preso la zappa in mano) a fare il suo terzo mandato da sindaco di fatto.

Mazzanti pregiator di preti e santi. In Paradisum deducant te Angeli; in tuo adventu suscipiant te Martyres, et perducant te in civitatem sanctam Jerusalem. Chorus Angelorum te suscipiat, et cum Lazaro quondam paupere, aeternam habeas requiem…

Per come ha amministrato nei 10 anni precedenti a quello Ro-mitico, il Mazzanti se leva una zeppa o al Simone trafficante con lo stanzone oppure al Romiti, lavoratore coi suoi diti (gli sono serviti assai a pigiare il bottone dell’apertura alla banchina di Vignole), fa cadere in un attimo ogni ben di Dio.

E nessuno vuole che questo accada, per carità! Perché sennò come farebbe un costruttore abusivo come il Niccolai a continuare a essere assessore all’edilizia e agli abusi? E un ex assessore ai lavori pubblici come il Romitino come potrebbe indossare la fascia anche quando va al cesso, pagata anche se non lavora, lui che ha contribuito (con Iuri Gelli, dirigente dei siluri e dei macelli) a realizzare impianti di illuminazione pubblici su strade private (vedi quello per l’Agriturismo Gli Arancini) e sotto il naso di una procura che non vede neppure (perché non è sua intenzione vederlo) un elefante nascosto dietro un lampione?

La procura deve solo vedere e reprimere i giornalisti che dicono la pura verità e a ragion ben veduta perché – stando ai fatti – sanno leggere e capire quello che leggono assai meglio del procuratore e dei suoi sostituti, dotati di requisiti inquisitorii, ma solo per adoprare il copia-incolla di Microsoft?

Come si fa, insomma, padre Mattarella, fratello – come dice Benigni a Sanremo – della Costituzione, a portare rispetto a tutta questa baracca di gente che non serve affatto la repubblica «con disciplina ed onore»?

Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen. E per l’avvocata Elena Giunti, che non sa una parola di latino, L’eterno riposo dona a loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]



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