QUARRATA. Monsignor Patrizio Fabbri, dal 2016 vicario generale della diocesi di Pistoia, ieri in occasione della festività di San Pietro e Paolo ha festeggiato il venticinquesimo di sacerdozio. Nell’occasione ha celebrato a Casini la santa messa insieme a don Alessandro Marini, parroco di Vignole e Casini intrattenendosi poi con i parrocchiani e i familiari in un convivio.
L’ex parroco di Casini e Vignole (nel periodo tra il 1997 e il 2016) venne ordinato sacerdote nel Duomo di Pistoia il 29 giugno del 1994 e celebrò la sua prima messa nella parrocchia di San Michele di Agliana dove era nato e cresciuto nel luglio di quello stesso anno accolto dal parroco don Sinibaldo Sottili.
La vocazione di don Patrizio Fabbri trae origine nel volontariato. Una volta svolto il servizio civile come obiettore di coscienza presso la Casa di Manre di Pistoia (allora diretta da don Giordano Favillini) prolungò la sua permanenza come volontario dedicandosi completamente ai ragazzi con disagio.
È in questo ambiente che matura anche la vocazione al sacerdozio. Prestato il servizio di catechesi in parrocchia a Le Grazie inizia il suo cammino verso il diaconato lavorando nel coordinamento dei centri di accoglienza della Caritas Diocesana e come responsabile per gli immigrati e contemporaneamente studia teologia presso il seminario interdiocesano di Firenze.
Divenuto sacerdote per tre anni ha guidato la parrocchia di Treppio.
“Venticinque anni di sacerdozio: fare memoria del dono ricevuto, consapevole che c’è stata una sproporzione fra ciò che si riceve e quello che si è capaci di contenere nel giorno dell’ordinazione, ma ancora di più nell’esercizio del ministero. È impossibile raccontare tutto quello che sono stati questi venticinque anni!” scrive monsignor Patrizio Fabbri.
“In questi giorni risuona nelle mie orecchie il testo di Isaia 55,6-9: «Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri».
Credo — continua — fermamente che la chiamata ricevuta da nostro signore Gesù Cristo a seguirlo più da vicino sulla via del presbiterato sia un allenamento ad alzare gli occhi verso l’alto per misurare ogni giorno quanto il «cielo sovrasti la terra».
Per noi “empi e iniqui”, quando ci accorgiamo di non essere capaci di calcolare quanto le sue vie sovrastino le nostre vie rimane la consolazione di tornare da colui che «largamente perdona». Un grazie di cuore a tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato a capire la bellezza di questo dono e a quanti mi hanno insegnato a custodirlo”.
Nel pomeriggio di oggi in Cattedrale, in occasione delle ordinazioni presbiterali di don Alessio Bartolini ed Eusebiu Farcas, sarà ricordato l’anniversario di ordinazione presbiteriale di monsignor Fabbri insieme a quelli di don Domenico Fini, don Gino Frosini, don Paolo Palazzi (cinquanta anni di vita sacerdotale) e di don Cristiano D’Angelo, don Tommaso Chalupczak, don Valerio Mazzola, don Paul Devreux, don Elia Madu per i venticinque anni.
Accanto a questi giubilei sacerdotali sarà ricordato anche il 40° di ordinazione di don Giordano Favillini e il 70° di don Napoleone Toccafondi, parroco di Spignana.
Andrea Balli