MEZZO SECOLO della storia d’Italia secondo l’ottica raffinata ed ironica al tempo stesso del senatore Dc Giulio Andreotti, è quanto propone il documentario di Tatti Sanguineti appunto dal titolo “Giulio Andreotti. Il cinema visto da vicino” presentato in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Venezia Classici.
Nell’opera Sanguineti non vede Andreotti né grottesco come il regista Paolo Sorrentino (“Il Divo”) né mandante di omicidi come Pif (“La mafia uccide solo d’estate”), dando invece una nuova immagine dell’importante uomo politico italiano e del suo operato come statista.
Anzi sottolinea l’impegno del senatore Dc a favore del cinema nostrano, ricordando che Andreotti a suo tempo fece bloccare solo cinque film, inviando invece nelle sale italiane ben 5mila pellicole.