giustizia? A ROMA “C’AVÉMO NORDIO” E A PT? “LA SOCIETÀ SPORTIVA CALCIO NAPOLI S.P.A.”

“Non sarà sempre Carnevale”, scriveva Petronio nel I secolo d. C. Cerchino di capire, i signori delle vite dei pistoiesi, che Anche i boia muoiono


Ma città dannunziana del silenzio o Sarcofago della reticenza e dell’omertà?


ERANO TRE FRATELLI E UN CUGINO

ED ANDAVANO IN TASCA AL CITTADINO


 

Se e in cosa i giudici sono soggetti alla legge? A Pistoia di fatto la norma è superata e la misura è più che colma

 

Anche se i sostituti Claudio Curreli e Giuseppe Grieco si sono intestarditi, pretendendo di insegnarci il giornalismo montanelliano e d’inchiesta, è bene ribadire (visto che la procura pistoiese è una muraglia cinese, ma di gomma) che quello che scriviamo ogni giorno, e che ogni giorno viene deliberatamente ignorato dai “cavalieri dell’apocalisse”, non è mai ai livelli, bassissimi peraltro, delle loro cosiddette indagini, portate avanti, non di rado, da membri della polizia giudiziaria “pronti a obbedir tacendo”.

Noi di Linea Libera, disonorati da magistrati che – a nostro parere – sono una vergogna per la magistratura, non poniamo mai, come il Democrito di Dante, «il mondo a caso»: una citazione chiara per chi sa, ma assai poco trasparente per chi, nella pubblica amministrazione, è, non di rado, più ignorante dei graziosissimi, ma pur sempre asini, quadrupedi amiatini.

Spesso e volentieri, parlando del famoso processo (lo possiamo ritenere osceno e squallido come quello contro Linea Libera?) messo in piedi a bella posta dal luogotenente Salvatore Maricchiolo secondo le indicazioni del duo De Gaudio-Serranti, abbiamo scritto, riscritto e sottoscritto un refrain in cui compariva la parola chiavA.

Guardate da dove sbuca questo sostantivo femminilizzato in A come ministrA, giudiciA, amministratorA, vigilA, professorA etc., tutte parole in linea con i dettati del politicamente corretto, della Michela Murgia intellettuale, della Boldrini fine politica, della SchleinA aspirante segretari-* del Pd.

Il primo a coniare il termine chiavA è stato il sostituto Giuseppe Grieco. A lui, quindi, gli onori della cronaca e l’inchino dell’Accademia (democraticissima) della Crusca e della Semola. Come Willy Signori di Francesco Nuti questa parola-neologica viene, dunque, da lontano.

Ed è legata a tutta una storia a causa della quale – e questa è nostra opinione e non solo, dato che si evince anche dalla copia forense del mio cellulare, voluta e poi ignorata del tutto dal giudice Luca Gaspari – si spiega alla perfezione il motivo per cui il sostituto Giuseppe Grieco è – come dire? – ossessionato dal voler perseguitare chi, a un certo punto, come giornalista, non se l’è sentita di obbedire ai diktat della “Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A.” come invece fecero tutti gli altri. Cosa, fra l’altro, che non intende fare neppure ora chinando la testa da timido coniglio.

Anche se quella “pseudo-spa-sportiva” a quest’ora sarà stata sciolta o disciolta (del che niente so), i metodi, da essa varati e consolidati nel tempo, sono, sempre a mio parere, gli stessi:

  1. gestione della giustizia a discrezione

  2. protezionismo di certi nomi che risultano blindati

  3. silenzio sul comportamento disonorevole di certi magistrati perché “lupo non mangia lupo”

  4. pervicace, deliberato, scientifico ignorare qualsiasi documento che smentisca le tesi fallaci di gente che della Costituzione disonora, senza tema di smentita, l’articolo 54

  5. volontà di non dover rispettare il principio che il magistrato è soggetto solo alla legge, ma che extra e contra legem non può e non deve andare

  6. mutismo su ogni nota, suggerimento o evento che, ove la “Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A.” intervenisse anche per un misero pelo, la medesima onorata SpA si vedrebbe privata dei diritti di stalking giudiziario nei confronti degli esseri pensanti e che rifiutano di allinearsi al volere di magistrati in buona sostanza fuori controllo

“Non sarà sempre Carnevale”, scriveva Petronio nel I secolo d. C. Cerchino di capire, i signori delle vite dei pistoiesi, che Anche i boia muoiono

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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