oIl cittadino non può non sapere quanto sia buono il cacio con le pere. Il giudice, al contrario, può far tutto, fino a nutrirsi con fichi e prosciutto
Aglianesi, badate a dove mettete i piedi, che al tubo ci pesa il Ciottoli!
VIAGGIATE CON UNA TELECAMERA
INCHIODATA SULLE SCARPE
M.D. (ossia Massimo Donati) è quel ragazzone, con i capelli a volpe argentata che, a volte mi fa incazzare; a volte mi fa divertire.
Ma non posso volergli male: ha fatto miliardi di scherzi bastardissimi a tutto Il Tirreno quando io – giornalista non-montanelliano – facevo (10 giugno 1990-31 ottobre 1994) la pagina di Quarrata-Montale-Agliana.
A quell’epoca Claudio Curreli, oggi esperto di giornalismo e addetto stampa ufficiale dell’Agesci-Scout, si era laureato da poco e non aveva ancora iniziato a far danni con padre Fedele Bisceglia (2006?), mentre io, povero nessuno, avevo già 18 anni di iscrizione all’albo dei giornalisti e almeno 5 in più di – direbbero oggi lor signori – «esercizio abusivo della professione di giornalista» – come se, per diventare giornalisti, non fosse solo questa la strada da dover seguire.
Oggi M.D. mi mette ilarità, se non addirittura allegria. Perché, con la sua narrazione del braccio rotto e della caviglia stortata, mi richiama alle schizofrenie della giustizia pistoiese: equamente divise fra magistrati togati e non togati. In uno scoppiettio di girandole e topi matti da fuochi artificiali stile-fiera.
Pensate. Il giudice onorario Francesco Cintelli ha stabilito che un quarantunenne, che si è fatto male camminando lungo una via di Agliana, come Bettino Craxi, non poteva non sapere che lì, dove s’è rotto il gomito (e anche altro), c’era una buca.
Facciamo una piccola riflessione comparatologica. Quello del gomito rotto e della caviglia slogata non ha fatto vedere neppure una foto con la famosa buca: e ha perso.
Al contrario il sindaco di Agliana – salvato dalle spese grazie al Cintelli e ai suoi avvocati – ha presentato a Curreli & C. due certificati medici (senza capo né coda; e soprattutto stilati “su richiesta” dello stesso bimbominkia) con cui ha accusato, noi di Linea Libera, di essere le cause delle sue diarree inarrestabili e ruminazioni notturne (che non ha mai quando va a pizza a Prato con i suoi amici e gli rubano il portafoglio dall’auto).
Curreli, emerito sostituto con alle spalle brillanti soluzioni quale quelle, appunto, di padre Bisceglia, gli ha creduto sulla parola. E poiché Claudio era da sempre abituato a svolgere indagini in violazione dell’art. 358 cpp, si è incattivito (ancorché senza prove) contro di noi. O che avremo mai fatto, per suscitare così tanto le sue ire?
Come ha fatto, Curreli che sa tutto (giornalismo compreso), a non poter sapere che il sindaco bimbominkia soffriva e soffre di problemi psichiatrici sin da puèrcolo? O doveva, forse, seguire la sua tesi accusatoria contro Linea Libera perché giornale scomodo e che, magari, richiamava alcune sue «prossimità sociali» alle proprie responsabilità civili e amministrative, dopo regalìe concesse da amministrazioni pubbliche comprensive?
E del pari: come hanno fatto le alte gerarchie angeliche del tribunale pistoiese (Coletta, Barbarisi) a non sapere delle conclamate e indifendibili incompatibilità del famoso “sostituto tosto” secondo il parere di un assessore aglianese (il Ciottoli), uso a tirare tubate alla gente per la pubblica via e a far cianchetta ai cittadini direttamente negli stessi corridoi del Comune?
Lode agli avvocati Michela Mancini e Marco Benesperi (figlio dell’attuale presidente della Misericordia, post-Artioli e post-Signori) per aver fatto sì che il Comune di Agliana (che amor di patria!) potesse risparmiare 20-30 mila euro di risarcimenti per la buca fantasma in via Panaro! Ho letto bene?
Ma i due legulei – onorati da M.D., ricordino anche che dovrebbero chiedere pubblicamente al bimbominkia (e al tribunale penale di Pistoia) perché sia stato concesso a Luca Benesperi e Maurizio Ciottoli di tenere al suo posto il mai-comandante, usurpatore del trono dei vigili urbani di Agliana, Andrea Alessandro Nesti, senza richiedergli i danni causati per i quali, i due bulletti/scrocconi imbrigliati dal senatore La Pietra, avevano vinto le elezioni ad Agliana!
E il Nesti – credéteci – ad Agliana ha fatto molti più danni assai del cittadino che non poteva non sapere.
Il mai-comandante ha pure lavorato in tandem con sua moglie (anch’essa nota e cara a Curreli e non solo) che, nonostante la petalosa Crusca di Firenze, cambia il sesso alla parola resede; e anche a uno dei suoi personaggi femminili, Maria Dorella, di Ferite.
Un personaggio che, da moglie, piano piano trasgendera (sentiamo cosa saprà dire in merito la Semola di Firenze su questo neologismo…) in vero e proprio “maschio alfa”, con tanto di barba, sua inconfessabile aspirazione da sempre fin dai tempi del Bagno Beluga…
Edoardo Bianchini
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