PRATO. La dolorosa vicenda degli Internati Militari Italiani è ancora poco nota al grande pubblico, nonostante le sofferenze che circa 650.000 nostri soldati patirono nei campi di prigionia tedesca, fra il 1943 e il 1945. A colmare le lacune di questa vicenda ancora poco studiata, il volume Memorie di guerra e di prigionia. L’internamento dei militari italiani attraverso le testimonianze, dello storico e scrittore Francesco Venuti, che da molti anni, in quanto dirigente della sezione pratese dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, svolge ricerche nell’ambito della conservazione della memoria delle vicende belliche.
Il volume sarà presentato venerdì 27 aprile alle ore 17,30, nel Salone Consiliare del Palazzo Comunale. Oltre all’autore, saranno presenti il sindaco Matteo Biffoni, Sergio Paolieri, presidente nazionale Associazione Combattenti e Reduci, e il presidente del Consiglio Regionale Toscano Eugenio Giani.
Il volume è stato infatti finanziato dalla Regione, e la presentazione è patrocinata dal Comune di Prato.
La serata di venerdì sarà occasione per riflettere su quella coraggiosa resistenza senz’armi, sostenuta soltanto dal senso di coerenza e dignità di quelle decine di migliaia di militari italiani che vollero tener fede al giuramento prestato alla Corona, e rifiutarono l’offerta di arruolarsi nelle truppe della Repubblica Sociale.
Andarono così incontro a sofferenze di qualsiasi tipo, fisiche e psicologiche, essendo arbitrariamente esclusi dalla Convenzione di Ginevra sui diritti dei prigionieri di guerra.
Venuti ha realizzato quest’opera avvalendosi delle dirette testimonianze degli ex internati toscani ancora in vita, e della documentazione ufficiale di molti archivi storici italiani; pertanto costituisce uno studio rigoroso e approfondito, anche in virtù di un ricco apparato iconografico.
Il volume, edito dalla collana della Regione Toscana “Edizioni dell’Assemblea”, può essere richiesto gratuitamente alla Sezione di Prato dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (Piazza San Marco 29, tel. 0574-21352) oppure può essere scaricato al seguente indirizzo: www.consiglio.regione.toscana.it/EdA/default?idc=40
[niccolò lucarelli]