TRA LE GRANDI CITTÀ solo Cagliari ha già il nuovo Sindaco: Massimo Zedda del centrosinistra ha avuto il 51,38 % dei consensi.
Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli e Trieste torneranno al voto tra quindici giorni.
A Roma è in nettissimo vantaggio Virginia Raggi del M5S, con il 35 e passa per cento sul rappresentante del Pd Giachetti che ha ottenuto solo il 24,81 % — nonostante il personale supporto renziano nella giornata di chiusura — e a Milano il candidato del centrosinistra Sala (41,68 %) e il contendente del centro destra Parisi (40,1%) finiscono a un’incollatura.
A Torino andrà al ballottaggio, con Fassino (quello delle banche, con il 41.89%), la giovane rappresentate del M5S, Chiara Appendino.
A Napoli il Sindaco uscente De Magistris va al ballottaggio con Lettieri (Fi e liste civiche), ma il suo distacco dal secondo è considerevole (42,35% De Magistris e 23,99% Lettieri), diremmo insuperabile.
A Grosseto, unica città capoluogo della Toscana ad eleggere il Sindaco, è in vantaggio Antonfrancesco Vivarelli Colonna Lista Civica e centro destra (39,88%) su Lorenzo Mascagni (34,14%) del Pd.
L’affluenza al voto non è stata oceanica, il 5% inferiore rispetto alle precedenti consultazioni, ma ha comunque raggiunto il 62%.
Evidentemente quel 62% di italiani si è orientato a cercare alternative per risolvere i problemi delle loro città, specialmente quelle grandi dove il caos regna sovrano, fuori dagli steccati del centro sinistra e del centro destra (che non fa una gran risultato tranne a Trieste, dove Dipiazza è in netto vantaggio; e a Milano dove Parisi se la può giocare).
Questo non era un plebiscito sul governo Renzi, ma qualche segnale ci pare di coglierlo, di fronte a un sistema economico e sociale vicino al collasso, chi ha potuto ha votato per cambiare rotta – visto che di cambiare verso, finora non c’è stato verso nonostante le pinocchiate di Renzi.
La definizione a breve, il 19 giugno al ballottaggio. Speriamo in una legnata.
Alla stupidità!
[Paola Fortunati]
Buon giorno Paola…per ora mi vengono in mente un paio di cose:
– se a Roma Berlusconi non avesse scelto il suicidio a quest’ora il ballottaggio lo faceva la Meloni (suicidio?….io è un po che penso che la scissione da verdini sia una finta….per sostenere il nipotino di Firenze….9
– Roma non sarà una passeggiata per la Raggi: chiediamoci come mai, in una città al collasso, dopo le parentopoli di alemanno e mafia capitale ancora il 60% dei votanti ha votato i due schieramenti responsabili di quello sfascio. Forse perchè temono cambiamenti e la buona amministrazione?
– i 5 stelle sfondano solo dove c’è stato malaffare o dove non ci sono alternative di peso: ovvero, è ancora un voto di protesta per ora.
Massimo Scalas
Concordo anche perché di protestare ce n’è ben d’onde?
D apostrofo onde.