GLI ULTIMI GIORNI DI SCUOLA

Scolaresche in... dismissione
Scolaresche in… dismissione

ULTIMI GIORNI di scuola, i ragazzi si affastellano nelle aule depotenziate di lavoro, di paura, di imbarazzi, di adrenalina e di noia di fame di ansie varie. Gli ultimi giorni di scuola sono i migliori, l’aspettativa di divertimento è al massimo, i telefonini non sono più tanto censurati, si può uscire anche alla prima ora e tutti gli argomenti sono ammessi, tanto ormai le medie sono state fatte…

Qualcuno osa ancora indagare se un 6 più, un 4 e un 6 e mezzo possono sfociare in un 5, i più sono volti alle loro più serie faccende.

Sono anche più tranquilli, nessuna prestazione è richiesta e gli scontri pregressi si ricompongono. Chi aveva chiesto un’interrogazione di recupero, in extremis (come l’ultima sigaretta per il condannato, una magra consolazione), se n’è dimenticato, un oblìo dorato di fronte alla possibilità di trascorrere in pace queste ultime ore.

Ce lo ricordiamo? È stato così per tutti. A quindici anni la vita è lenta, i “grandi” sono là, lontani e un po’ assurdi.

Noi li vorremmo rassicurare, aiutare a crescere, insegnare la via. Proprio gli ultimi giorni di scuola riusciamo meglio a radiografare i loro pregi e difetti, le loro carenze, le fragilità, le capacità. Alla fine ci dobbiamo limitare ad apprezzare il bello del tempo che deve fare il suo lavoro, che si ripete e inganna ma in fondo è galantuomo. Auguri ragazzi, che la vita non sia più noiosa della scuola quando la scuola è noiosa :).

Al rallenty, gli ultimi giorni di scuola sfumano in un’altra estate, enjoy!

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