SE IN QUESTI ULTIMI due anni c’è stato qualcuno che non ha capito mai niente, è certo quel giovincello aggrinzito di Rignano che si chiama Matteo Renzi e che ha governato con l’arroganza del potere o con la stupidità di chi non ha intelligenza alcuna.
Il popolo gli ha dato una bella lezione: quel popolo a cui ha promesso mari e monti e a cui ha dato schiaffi e calci in culo.
I toscani, che sono tutti perlopiù come lui, lo hanno gratificato: evidentemente apprezzano anche il fatto che Enrico Rossi, il suo amico-antagonista socialista (?), li abbia privati della sanità (affidandola ai privati) e ridotti a elemosinare un qualsiasi esame diagnostico accontentandosi di liste di attesa di almeno un anno e mezzo. Ho detto almeno. Evidentemente anche in questo caso la stupidità non ha limiti e confini.
Emilia-Romagna e Bolzano sono andati dietro ai toscani: come gli italiani all’estero. Forse questi ultimi si sono sentiti gratificati e in dovere di riconoscenza perché Renzi aveva speso ben 4 milioni di euro per mandare lettere personalizzate al seme italico sparso nel mondo.
Se Dio ha voluto, anche la Boschi ha pianto: e a ragione. Ha dovuto capire, suo malgrado, con la sua faccina inviperita da maestrina della Cgil, che ha avuto sin troppo, dal suo Bianconiglio, con il salvataggio della sua Banca di famiglia: è ora che anche lei – come questo governo di imbambolati oscillanti tra asilo-nido e Rsa per rinvecchiati in politica – si levi di torno e rimetta piede in Valdarno, dove ci dicono che i fregati di Banca Etruria la aspettano con in mano resistenti bastoni di avellano. Per il significato dell’espressione studiate bene il D’Annunzio.
E ora facciamola finita e facciamo le riforme: ma iniziando dal varo del taglio totale del Senato, delle Province e anche delle Regioni ladre e sperperone.
Poi mettiamoci sopra le misure antimmunità parlamentare e antiverdini, vietando il passo ai voltagiubba e a chi si vende, per lenticchie o per quattrini. Poi aggiungiamoci l’editto-peste per chi fa e parla e si comporta come De Luca, ché è l’ora della moralità pur se siamo già quasi morti.
Mettiamo anche mano a una seria riforma della giustizia che tolga almeno il 75% della discrezionalità ai magistrati, i quali, in quanto servitori del popolo e giudicanti in nome del popolo, devono fare solo una cosa: applicare la legge senza filosofare come è accaduto sino ad oggi.
Da questa suonata in maestoso, chi non è affetto da idiozia perniciosa deve aver capito che la maggioranza d’Italia non è Pd e non gradisce il Pd: e che gli italiani vogliono vivere in pace e in lavoro.
Buongiorno Italia normale che non ha voglia di servire a schiena china e a quattro zampe!
[Edoardo Bianchini]