PIETRO GRASSO, Presidente super partes (!) del Senato della Repubblica, dinnanzi allo sfacelo che continua in questa povera terra, con la sua camorra, la sua crescente povertà, i suoi delitti quasi sempre impuniti, la più che eventuale collusione fra Stato e mafia sulla quale il compagno Presidente della Repubblica Napolitano, avvalendosi della sua carica, si rifiuta di comparire a rispondere, fa costituire il Senato come parte lesa nel nuovo processo che il Berlusca dovrà subire con l’accusa di avere comperato qualche Senatore.
Per la dignità e il decoro di quella istituzione (il Senato), dice lui. Bene fa questo magistrato/Presidente del Senato perché “l’ambientino” che dirige è luogo dove la moralità, la giustizia e il perseguimento degli interessi generali sono correttamente messi in atto con alto senso dello Stato e senza corruttela alcuna (!) e la vicenda Berlusca è inaudita e mai accaduta (!). Il popolo, naturalmente, si dividerà fra favorevoli e contrari e le televisioni e la stampa avranno materia per “impregnare” i pomeriggi e le serate di chi non ha voglia o modo di uscire di casa. Così va l’Italia di oggi ed il vecchio proverbio che afferma che il pesce puzza dalla testa è sempre più valido.
Lo sarebbe meno se il cittadino comune, come si suole dire, “prendesse la palla al balzo”, a cominciare dai Sindaci che rappresentano le loro comunità.
Per esempio, i Sindaci di San Marcello, Piteglio, Cutigliano e Abetone, prima del 28 febbraio, giornata nella quale il Giudice per l’udienza preliminare dovrà necessariamente prendere in carico la causa del sig. “G.S.”, reo confesso per l’ammanco milionario in Comunità Montana, non potrebbero costituirsi come parti offese a tutela e decoro delle loro municipalità?
Se lo fa il Presidente Grasso che è stato lo strenuo combattente contro la mafia e l’ha sconfitta perché la mafia non c’è più (o mi sbaglio?), a maggior ragione, egregi Sindaci della Montagna Pistoiese, dovreste e potreste farlo voi!
Se non altro per smentire queste buffonate di vertice e dimostrare che la serietà, l’interesse verso i propri amministrati e il vero e sacrosanto diritto ad avere giustizia passa sotto traccia alle televisioni e ai dibattiti per concretizzarsi in azioni che dimostrano a tutti noi che il salvataggio etico, morale e civile dei nostri territori passa soprattutto da voi, che ci rappresentate, e da noi, che di certe buffonate di vertice, figlie di questa corrotta politica di vertice, non vogliamo proprio occuparci.
Con la speranza, poi, che il buon Matteo Renzi riesca veramente a “cassare” il Senato e con lui il figlio politicamente disabile del Generale Mori che si chiama Pietro Grasso.
Che facciamo, Sindaci? C’è tempo fino al 28 febbraio. Volete provarci? Altrimenti, se il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana deciderà di continuare a surrogarvi, dopo non avrete che da fare le valigie con gli spernacchiamenti dei vostri cittadini che si ripercuoteranno di valle in valle.
Scusate, continuare a chiedere cose ovvie si viene a noia, si è ripetitivi. Certo che il danno fatto dal Cav. è senz’altro superiore, contro il volere della Commissione il Presidente Grasso costituisce parte civile il Senato della Repubblica. E’ un atto di coerenza e di coraggio, qualità che difettano i nostri politici, difettano i partiti, difettano le opposizioni. E allora: nessuno farà niente salvo continuare a meravigliarsi per l’accaduto. E poi spereranno che andremo a votare? Poveri illusi.