PISTOIA. Venerdì 30 ottobre alle 18, allo Spazio di via dell’Ospizio, Graziano Graziani presenta il suo Atlante delle micronazioni (Quodlibet – Compagnia extra, 2015, p. 384, euro 16,50). Presenta Paolo Albani.
Di motivi per fondare una nazione ce ne sono tantissimi: idealismo, goliardia, politica, persino l’evasione fiscale.
Qui si raccontano i casi più strani e suggestivi di una pratica molto più diffusa di quanto ci si immagini, dichiarare l’indipendenza di una microscopica parte di territorio e proclamarsi re o presidente, almeno in casa propria.
Pochi sanno, ad esempio, che oltre a San Marino e al Vaticano, esistono in Italia un paese e un’isoletta che vantano la sovranità assoluta sui propri territori, sulla base di diritti acquisiti prima dell’unità d’Italia; o che in Australia è stata fondata una nazione per tutelare i diritti degli omosessuali, mentre in Africa e in Sud America alcuni «Stati inesistenti» hanno dichiarato l’indipendenza al solo scopo di emettere buoni del tesoro fittizi. Questo libro vuole essere un atlante di storie e personaggi, una geografia di luoghi a metà strada tra realtà e immaginazione e che spesso si dissolvono con la scomparsa del loro fondatore.
Piccole epopee che, nel bene e nel male, portano al parossismo l’irriducibile voglia di indipendenza e autonomia dell’uomo.
Graziano Graziani è nato a Roma. È tra i conduttori di «Fahrenheit» (Rai Radio 3) e collabora con Rai 5. Ha scritto e scrive per diverse testate, da «Lo Straniero» a «Minima&Moralia».
Scrive di teatro contemporaneo, come critico, o almeno ci prova. Prima di occuparsi di micronazioni ha pubblicato un romanzo atipico, Esperia (Gaffi, 2008) e una spoon river romanesca, I sonetti der Corvaccio (La camera verde, 2011).
Per saperne di più: http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=2316#.Vi5iqrcve2x
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