green economy & pd. GERI: «ORA TUTTI SUL CARRO, MA È SOLO FUFFA»

Iniziativa del Pd comunale sull'enciclica di Papa Francesco
Il Pd sull’enciclica di Papa Francesco

PISTOIA. Ultimamente è tutto un proliferare di dibattiti e convegni sulla green economy: dal Pd che riflette sull’enciclica Laudato si’, invitando acuti teologi come Alessandro Cortesi, fino alle associazioni che parlano di Sostenibilità ambientale e beni comuni, come Gli Amici di Groppoli dell’avvocato Gian Piero Ballotti, per gli amici Jean-Pierre de Marron glacé (ipse dixit).

Passando da Edilizia sostenibile e Smart city, nell’ambito di Arts &Craft, con il Sindaco Bertinelli, l’Assessore regionale Fratoni ed il prof. Fantozzi del dipartimento di energetica dell’Università di Pisa; fino al “workshop internazionale” di Uniser, dove effettivamente ha partecipato il celebre biologo e ornitologo Jared Diamond, illustre sconosciuto per il 99% dei pistoiesi, ma scienziato e saggista autorevolissimo e stimato tra gli addetti.

Ci chiediamo a voce alta se tutto questo fermento sia autenticamente sintomatico di una riconversione culturale ed ecologica della collettività, di un risorgimento civile dal basso che mira ad arrivare in alto e (provare a) invertire le logiche alla base di quel perverso meccanismo (di produzione-consumo) che peggiora progressivamente la qualità della vita, dello sviluppo economico e dell’ambiente. Se così fosse dovremmo esultare e dire –prendendo a prestito l’espressione dalla Marcegaglia –: finalmente! Evviva, evviva. Lo domandiamo anche all’irriducibile Fabrizio Geri, ex consigliere comunale e già segretario dei Verdi pistoiesi.

Incontriamo il noto dentista che, al netto della costanti prese di posizione di associazioni apartitiche come Legambiente, era stato trai pochi, in ambito politico, a sostenere pervicacemente le smart city e l’attuazione, a livello locale, di tutte quelle prassi virtuose e innovazioni identificate nello sviluppo sostenibile.

Il renzista Baldi in insanabile contraddizione: green o lobby's economy?
Il renzista Baldi in contraddizione: green o lobby’s economy?

«Allora, per non passare da disfattista che liquida tutto come la solita manfrina per far abboccare i tonni (delle europee, delle regionali etc.), ho provato a fare un salto all’iniziativa dei renzisti a Uniser. Mi sono messo defilato, sull’uscio della porta, perché il mio gufismo non turbasse i presenti desiderosi di cogliere un piacevole il messaggio ecologista degli organizzatori. Ho notato che Massimo Baldi ha fatto una lunga prolusione, ma non ha partecipato ai dibattiti e non ha sentito nemmeno Diamond; ecco come la politica vive queste iniziative: “Si fa una bella passerella e ci si leva dai coglioni!”».

E questo è il consigliere regionale che va in Montagna a spiegare che la Montagna deve vivere di Montagna (nessuno pensava che dovesse vivere di mare però…) e ripete un giorno sì e l’altro pure che, in una piana satura, da mettere in sicurezza e valorizzare con il parco agricolo, occorre invece fare la pista dell’aeroporto e l’inceneritore di Case Passerini. Oltre a sponsorizzare la pirolisi, di cui forse non ha nemmeno una completa cognizione.

Cambio di verso: a tutta lobby ...
Cambio di verso: a tutta lobby …

«Poi ho ascoltato un ragazzo di nome Fanucci: non so se sia omonimo di quell’onorevole che ha votato l’aumento dell’Iva sul pellet e i decreti governativi che danno via libera alle trivellazioni petrolifere nell’Adriatico e agli inceneritori (per fortuna diverse Regioni hanno già fatto ricorso).

«È questa la green economy? Mi sembra perciò ipocrita e inutile invitare i santoni dell’ambientalismo da mettere come foglie di fico per coprire politiche e scelte politiche che vanno nella direzione contraria. Forse è uno spreco ricorrere a personalità qualificate, anche locali, insignite di riconoscimenti e premi per meriti professionali e di vita. Poi mi piacerebbe sapere quali sono questi meriti premiati, così, per condividere e sentirmi fiero di cotanti concittadini.

Il futuro che ci prospetta il Pd ... [vignetta Mauro Biani]
Il futuro che ci prospetta il Pd … [vignetta Mauro Biani]
«Torno a ripetere che questo governo e questo Pd, di Renzi, Verdini, Bersani & Co. si è dimostrato il più ottuso all’economia verde; la classe politica e industriale che guida il paese è la più miope e la più lontana dal futuro e dall’innovazione di sempre. Basta vedere, come accennato, la legge di stabilità e l’immobilismo nella cura del territorio e nella prevenzione del rischio idraulico. Non vengano a recitare la pantomima sulla green economy questi piddini: parlino degli 80 €, delle licenze alle slot machines, del salvataggio di Azzollini “l’uomo che pisciava in bocca alle suore”, dell’ex sottosegretario Meduri, l’ultimo dem, in ordine di tempo, arrestato per gli appalti Anas.

«Inizino a raccontare alle platee libidinose di green economy che il condannato De Luca ha previsto come primo atto il condono edilizio di 80 mila immobili abusivi della Campania. Spieghino che Renzi compra il jet presidenziale ma non trova le risorse per togliere l’amianto dai tetti e risarcire gli alluvionati. Chi ha a cuore l’ecologia distingua e non abbocchi: un conto è sparare qualche slogan affascinante sui beni comuni e l’efficienza energetica, altro è vedere i risultati concreti di chi si sciacqua la bocca con la sostenibilità.

«I risultati, ahimè, a tutti i livelli, dal Piemonte del dissesto finanziario targato Chiamparino, alla Toscana dei buchi neri del Monte dei Paschi e dell’Asl di Massa, ci mostrano un territorio vocato alla cementificazione e alla finanziarizzazione sanitaria, dove si parla di eccellenze alimentari ma si accetta senza muovere un dito l’olio contraffatto e importato dalla Tunisia con danno ai nostri produttori (vedi video La Gabbia).

Fabrizio Geri
Fabrizio Geri

«Anche le fonti rinnovabili vengono massacrate con balzelli, “lacci e lacciuoli” e vincoli paesaggistici: non gli ecomostri come l’ospedale al campo di volo, dove era giusto fare le casse d’espansione, Panorama e la cittadella della Misericordia-Fondazione alla Vergine. Insomma, per rimanere a galla, quelli che ieri erano comunisti o democristiani, poi dalemiani o prodiani, e oggi renziani, con gli immancabili “nuovi” innesti, usano le tematiche verdi per conservare un minimo di presentabilità e riciclarsi.

«Questa mi pare l’unica forma di green economy riuscita. Ah, alcuni usano anche il 20% della propria indennità, destinandolo ad associazioni ed enti senza scopo di lucro. Mi chiedo se così facendo, incontrare cioè direttamente possibili elettori che ricevono qualcosa in cambio, ci sia qualche vantaggio elettorale o qualche tentativo di condizionare il voto: se Fabrizio Geri iniziasse a organizzare semestralmente cene e buffet senza scopo di lucro, magari dando i soldi ai vegani, vegetariani e celiaci che necessitano di cene personalizzate in separata sede, sarebbe tutto eticamente irreprensibile o qualche malpancista storcerebbe il naso?»

PS. Le pagine di Linee Future sono a disposizione di Massimo Baldi, che invitiamo nuovamente a riflettere sull’opportunità di favorire, incentivando sinergie tra i vari settori cittadini, la realizzazione di un parco sul retro di San Bartolomeo, laddove si estende lo spazio verde più ampio del centro storico. Un progetto compatibile con la vocazione vivaistica, con le eccellenze locali (vivaismo, qualità della vita, città dell’infanzia etc) e soprattutto con la green economy pubblicamente sostenuta e professata dal consigliere regionale più votato nel comune capoluogo.

Per il giovane esponente renziano sarebbe anche l’occasione per chiarire una volta per tutte la propria posizione (parco o parcheggio in San Bartolomeo?) su tematiche così importanti per l’economia e l’immagine di Pistoia.

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3 thoughts on “green economy & pd. GERI: «ORA TUTTI SUL CARRO, MA È SOLO FUFFA»

  1. VITTORIO FARALLI su facebook: Si chiama Greenwashing: Greenwashing è un neologismo indicante la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.

  2. Dalla mia pagina Fb sono spesso intervenuto in merito agli interventi voluti e perseguiti sulle nostre terre dai nostri amministratori locali..
    l’articolo di Linee Future sul Green Economy workshop voluto dalla UNISER, presieduta dal professor Alessandro Pagnini, docente di Storia della Filosofia Contemporanea dell’Università di Firenze, amministrata dal professor Lorenzo Gai, docente presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia della suddetta università, e risultante dalla associazione delle seguenti istituzioni:
    – Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
    – Provincia di Pistoia
    – Comune di Pistoia
    – Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
    – Ansaldobreda Spa
    – Assindustria
    – Università di Firenze
    – Comune di Quarrata
    – Confcommercio Pistoia
    fa riflettere molto su come chi rappresenta gli interessi della comunità pistoiese in Regione prenda in mano questo genere di iniziative: l’assessore regionale all’ Ambiente e Difesa del Territorio Federica Fratoni, la quale dovrebbe occuparsi di aspetti quali: la gestione del ciclo dei rifiuti, la tutela dell’ambiente dall’inquinamento, le bonifiche dei siti inquinati ecc. ; NON ERA PRESENTE ma, come dice la dottoressa Gramigna : ” ha comunque inviato una bellissima lettera in sostegno .. ” , mentre invece il neoletto consigliere regionale Massimo Baldi, come si legge, è intervenuto facendo una introduzione al “laboratorio” in questione per poi andarsene subito dopo e senza neanche assistere alla Lectio Magistralis del professor Jared Diamond e tantomeno ai successivi apporti di/e nell’ordine: Galeotti, Montini, Toschi . ( La presenza del professor Livio De Santoli, docente alla Sapienza di Roma e membro del Consiglio Direttivo di UNI-CTI cioè il Comitato Termotecnico Italiano, quello che decide sulla normativa nazionale in merito a tutte le impiantistiche di riscaldamento e refrigerazione tanto per intendersi, è stata annullata nonostante fosse indicata in programma, circostanza anche questa, che fa riflettere un più attento lettore visti anche i ruoli istituzionali rivestiti da questo ingegnere .. ) .
    Al di là dei coloriti spunti che l’ex consigliere comunale, nonchè ex segretario dei Verdi a Pistoia, Fabrizio Geri offre a chi voglia interessarsi a quanto successo venerdì scorso nell’aula magna Cino da Pistoia, stigmatizzando con espressioni quali: ” “Si fa una bella passerella e ci si leva dai coglioni!”, uno ” workshop ” su temi di natura ambientale; chi scrive questo commento, vorrebbe sottolineare due aspetti in chiosa a detto evento:
    – in ambito universitario ed in particolare modo in ambito universitario di cultura anglosassone, con il termine “workshop”, letteralmente ” laboratorio, officina .. “, si intende un lavoro in collaborazione fra docenti e studenti su un qualsiasi argomento di rilevanza scientifica che venga inizialmente analizzato per poi individuarne gli aspetti problematici e le corrispondenti, eventuali soluzioni.
    Dalla lettura di questo articolo invece mi pare che, nonostante la denominazione dell’incontro organizzato da UNISER, tutto questo non sia avvenuto perchè, nel caso specifico, i docenti di suddetta “officina”, cioè i relatori invitati e di indiscusso valore accademico, avrebbero dovuto INTERLOQUIRE con i propri studenti cioè, nel caso specifico, con il pubblico e soprattutto con i politici suddetti che invece si sono palesati solo attraverso la “prolusione” di Baldi, il breve intervento dell’assesore Tuci, presumibilmente rappresentante il Comune di Pistoia, e la “bellissima letterina” di Fratoni. (Il programma si svolgeva dalle ore 10.30 del mattino fino alle 18.00 di sera ).
    – l’incontro è avvenuto nella sede di UNISER collocata nel polo universitario pistoiese “Ippolito Desideri” di via Pertini.
    Come molti sanno l’area in cui si trova detto edifico è il luogo di un cantiere infinito che si protrae da circa dieci anni nell’area Ex Breda e che, anche da una sommaria osservazione esterna, appare fortemente degradata e, in certi punti, in stato di evidente abbandono.. .
    Difficile dunque credere, per un qualsiasi cittadino che abbia esperienza di come altre città e istituzioni organizzino certi eventi, che simili iniziative possano tradursi in un effettivo e tangibile riscontro sui nostri territori se chi amministra la cosa pubblica, decide di riservare certi luoghi (emblematicamente raffiguranti il fallimento progettuale di tutti i soggetti che avevano fortemente voluto una riqualificazione urbana di tal lotto) a questo genere di discussioni.
    Mi verrebbe proprio da dire che, nella nostra città, la cifra del tenore culturale, politico e amministrativo; è ancora una volta quella dello scollamento completo tra la teoria e la pratica, tra le fantasie di chi ha il potere decisionale e la realtà delle infrastrutture in cui i nostri studenti dovrebbero formarsi culturalmente e professionalmente.
    Pistoia capitale italiana della cultura per l’anno 2016/17? Oouuhh yeaah! 😉

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