guercini pride. «SOLO PAROLE CHE NON VENGONO SEGUITE DAI FATTI»

Anche questo era un diritto da tutelare al Toscana Pride 2019?

AGLIANA. Ossessionati dalla coerenza – ma molto più e molto peggio di quanto lo siamo noi con il nostro stile da vedove non trombanti o da giornalettismo di merda – gli intellettuali della sinistra che da mo’ scoprirono che anche gli LGBTIQA votano, e che decisero di accaparrarsene i voti non con operazioni di chirurgia politica, ma secondo logiche del neoliberismo trumpiano di cui si sono fatti portabandiera nonostante abbiano fatto dare e dato il premio Nobel per la pace a un Obama che è stato fra i più bombardieri della storia; ogni giorno fanno colazione – come un tempo i furbi con pane e volpe – con cappuccino e cornetto di coerenza.

Ad honorem, stavolta, dopo Tilli e Dardanelli, la laurea spetta, magna cum laude, ad Alberto Guercini, che della coerenza porta da sempre il gagliardetto.

Il nostro Al(berto) che, nell’abbreviazione del nome sembra l’onnisciente computer di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (ma lì si scrive con l’acca: Hal 9000), stavolta si è indignato perché il Sindaco Benesperi non ha dato il patrocinio del Comune di Agliana al Toscana Pride di Pisa di ieri, 6 luglio. E ha scritto:

È ufficiale il Comune di Agliana non sostiene più il Toscana Pride.

Caro Sindaco possiamo credere che nel suo spirito liberale la cultura del diverso sia un valore da difendere, ma sono solo parole che non vengono seguite dai fatti. In un momento storico in cui le parole d’odio la fanno da padrone assistiamo anche ad Agliana ad una delle pagine più triste della nostra storia di comunità: un candidato consigliere alle scorse amministrative è stato pesantemente attaccato da un altro candidato di un’altra lista con parole becere ed omofobe solo perché ama un’altra persona.

Caro Sindaco non possiamo stare in silenzio e voltarci dall’altra parte, non può rifuggire dalle proprie responsabilità e doveva non solo a parole, ma con i fatti sostenere un’importante iniziativa organizzata da tutte le associazioni in difesa dei diritti LGBTIQA invece di arrogarsi il diritto di sostenere che quest’iniziativa lede i loro diritti.

Caro Sindaco abbiamo chiesto un atto di coraggio, cioè quello di far vincere i suoi ideali liberali contro le politiche di odio e discriminazione della Lega. Purtroppo, ha deciso di prendere una posizione debole, condizionata da una maggioranza a trazione leghista, e non rispetterà il suo intento di essere il Sindaco di tutti gli aglianesi, perché oggi ha deciso che il Comune di Agliana non rappresenterà i suoi concittadini che hanno la sola colpa di amare un’altra persona e sostengono fortemente il Toscana Pride. Caro Sindaco non si preoccupi, il nome di Agliana ci sarà lo stesso all’evento, come Agliana in Comune sosteniamo da sempre il Toscana Pride e non smetteremo mai per nessun motivo.

Nota: LGBTIQA, relating to lesbians, gays, bisexuals, transgenders, intersexes, queers (or those questioning their gender identity or sexual orientation), and allies (or asexuals).

Benesperi, secondo l’opinione di questo “missionario dei diritti universali”, non poteva «rifuggire dalle proprie responsabilità e doveva non solo a parole, ma con i fatti sostenere un’importante iniziativa organizzata da tutte le associazioni in difesa dei diritti LGBTIQA».

Alberto Guercini al Consiglio del 1° luglio 2019

Con questa sua francescana bonomia, un po’ moralisticamente lagnosa, ma certamente più degna di un cristianesimo forse perlopiù ignoto a certi preti anti-Salvini, Al(berto) chiede coerenza a Benesperi dimenticando di avere osteggiato, lui, per 5 anni 5, le politiche dei suoi liberal-radical-chic, per poi invitare il popolo a votare Pd al ballottaggio del 9 giugno, salvo poi, sùbito dopo l’affermazione di Benesperi, sparare di nuovo addosso ai suoi compari con una tecnica che non può che avere imparato da una “cultura pretina” che è sempre stata ambigua secondo il principio elastico dell’avanti indré avanti indré che bel divertimento, tanto è chiaro che il cosiddetto popolo-bue non ha memoria e crede sempre e comunque all’ultima frase che ascolta e memorizza.

Ti hanno visto bere a una fontana…

Ma il supercomputer Hal(berto) 9000 non ha capito che ormai le cose non funzionano più così, e che le prediche eticistiche, propinate dai pulpiti sia pure dei social, lasciano lo stesso retrogusto di un incontro con una – come diceva Lucio Dalla – “puttana ottimista e di sinistra”: ci si parla, è anche simpatica, ci si intende su tutto o quasi, ma poi, si lascia lì dov’è; si torna a casa e, mentre una stella che brilla in cielo e il silenzio fanno «ingrossare la cappella», la conclusione più logica è quella che fa «partire la mano» in un gesto di autoerotismo che dia sollievo alla solitudine umana: una solitudine vezzeggiata da tutti i partiti che fanno la corte solo per il voto, ma sostanzialmente lasciata sempre e comunque sola. Ed è per questo, caro Hal 9000, che la Lega avanza e la sinistra arretra: infatti alla gente è venuto il mal di panza dato che la sinistra ha la faccia di pietra.

Il basilisco

La crisi dell’intero sistema (da Palamara in su e in giù; dalle manovre di Lotti[zzazione]; dallo smarrimento della propria identità di una chiesa che non sa cosa vuole fare da grande, se una sezione della Cgil, una sede Lgbt, una cellula del neo-cheguevarismo o di Al-Qāʿida), la crisi dell’intero sistema si regge su un simbolismo nominale che tenta solo di provocare assuefazione nelle masse, in cui non esiste una sinistra buona e una destra cattiva, ma solo una gelatina di bullistica aggressività violenziale, il cui vocabolario va da merda a cacare, da culo a fica, da trombare a non trombare, da pezzo di merda a ciao, angelo lassù in cielo quando muore un bambino, il tutto con una disarmante regressione ai due o tre puri stimoli del cervello primitivo rettiliano: mordere e ingollare vivo l’avversario-cibo oppure tenerlo lì sotto lo sguardo fisso ipnotizzante che si attribuisce di solito ai serpenti in generale e ai basilischi in particolare.

È un «mondo sconclusionato», questo, caro Hal 9000, come mi scriveva tempo fa una persona molto autorevole e di prim’ordine. Un mondo in cui voi, sacerdoti della coerenza, vi scalmanate raccontando di aggressioni contro i diversi senza fare nomi e cognomi; in cui coltivate sapientemente l’odio facendolo sobbollire piano piano nel pentolone da fattucchiera (magari adottando capitani coraggiosi come la Carola); in cui sostenete a spada tratta fenomeni da baraccone che non hanno affatto bisogno di tutela dal momento che possono sposarsi (?) e perfino ottenere (non si sa quanto eticamente) non solo affidamenti di esseri umani, ma perfino il diritto (sto per vomitare, preparatevi alla zaffata!) di affittare uteri, semi e figli come fossero generi alimentari acquistabili alla Coop di via Enrico Berlinguer 2.

Nessuno salverà l’umanità dando il patrocinio del Comune di Agliana al Toscana Pride: né la condannerà togliendoglielo. L’umanità è già stata sistemata grazie al relativismo demo-progressista che ha permesso a tutti di fare di tutto senza rispettare nessuno: neppure la regola più elementare e naturale, quella di fare bambini con la formula 1 uomo + 1 donna.

Guarda, Al(berto) la foto di Pisa. Leggi cosa c’è scritto. Rifletti, se puoi. Se i diritti civili da difendere sono questi, io – che pure non mi sento cattolico e non sono praticante – preferisco la soluzione del T-Rex: homo homini lupus e botte da orbi a tutti e fra tutti!

Caro Hal(berto)9000, tu, ieri, con il tuo patrocinio di Agliana in Comune, hai difeso anche questa schifezza. Sei contento, ora? Bene! Chi si contenta, gode.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di trovare un limite
nel casino relativistico di oggi

Per vedere come Benesperi aveva risposto a Guido del Fante e a Alberto Guercini sulla questione patrocinio del Comune di Agliana al Toscana Pride, clicca qui.

Per altri laureati in coerenza leggi anche:
♦ https://www.linealibera.it/coerenza-la-vedi-la-inzuppi-forse-nel-caffellatte-la-mattina/
♦ https://www.linealibera.it/teufelspruch-quando-il-diavolo-gioca-con-il-significato-delle-parole/


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