PISTOIA. Guerra è sempre dice Mordo Nahum a Primo Levi all’inizio della Tregua. E guerra è sempre anche in Comune, a Pistoia.
Una volta c’era un film che è stato un totem per l’infanzia degli attuali quasi settantenni: La guerra dei bottoni. Tutto fatto da bambini, ce n’era uno che diceva divertentemente «Se l’avessi saputo, non avrei venuto».
La guerra del Comune di Pistoia – guidata dalla dirigente Settesoldi – è più terra terra (o terra-turca, parlandosi di gabinetti e/o cessi).
Quella di Pistoia è la guerra dei rotoli di carta igienica e delle salviette per asciugarsi le mani. Delle finestre aperte e/o chiuse per… l’areazione. E pure con la minaccia di ritorsioni punitive a suon di regolamento!
Non si tiene però conto di un fatto: che nonostante tutte le minacce, nessuno teme né temerà nulla.
Non vanno in galera i ladri per milioni rubati, dovrebbero essere sanzionati e presi a scudisciate quelli che sciupano un pezzo di carta… da culo?
Via… Sarebbe troppo una presa di culo!
l.f.
